L’aveva inseguita e colpita con il bastone di un’ascia: condannato a un anno, cade l’accusa di tentato omicidio

Tremezzina Divieto di avvicinamento e obbligo di seguire un percorso di cure per l’uomo che picchiava la compagna

Condanna a un anno di pena con la misura del divieto di avvicinamento alla vittima rimasta in vigore e anche con l’obbligo – per ottenere la sospensione della pena stessa – di seguire per dodici mesi un percorso di cura in una struttura che si occupa di assistere le vittime di violenza e maltrattamenti.

È questa la decisione del giudice dell’udienza preliminare Carlo Cecchetti in merito ad una brutta vicenda che ha portato in aula un uomo di 47 anni di Tremezzina, Mauro Giudici.

L’accusa iniziale era stata quella di tentato omicidio, ma dopo il ricorso al Riesame da parte della difesa (avvocato Denise Canu) il capo di imputazione è stato derubricato a lesioni gravi.

L’uomo era stato arrestato dai carabinieri di Tremezzina alle 2 di notte del 21 maggio. Il primo intervento era avvenuto in strada, dove la donna – compagna dell’imputato – era stata soccorsa sanguinante. La signora, 50 anni, era stata inseguita e malmenata dall’uomo che era stato poi trovato addormentato nella propria casa, sdraiato accanto ad un’ascia imbrattata di sangue.

Le indagini dei militari dell’Arma avevano permesso di appurare che quell’ascia, usata non dalla parte della lama ma da quella del bastone, era stata utilizzata proprio per colpire la cinquantenne. Insomma, il capo di imputazione ha alla fine sottolineato come la vittima fosse stata percossa non solo con calci e pugni, ma anche con quel bastone provocando traumi al viso, frattura delle ossa nasali, un trauma toracico e contusioni multiple per una prognosi notevole che era stata quantificata dall’ospedale in trenta giorni.

L’accusa iniziale di tentato omicidio era però stata sostituita, come detto, da quella di lesioni gravi (aggravate dall’uso dell’arma) dopo il ricorso dell’avvocato della difesa al Riesame.

In seguito all’ottenimento del rito Abbreviato, l’uomo è stato condannato a un anno di pena che rimarrà sospesa solo con il completamento del percorso di terapia da seguire in un apposito centro antiviolenza.

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