Più corse, ma non basta. Bus pieni e turisti a terra

Tremezzina Due giornate di passione per chi si è mosso con i mezzi pubblici Ieri alle 14.30 posti esauriti alla partenza da Como. Pesa l’assenza di aliscafi

Accalcati sfidando il caldo torrido e soprattutto impegnati a fondo per garantirsi ed in taluni casi difendere il posto a bordo. Ha davvero dell’incredibile la foto scattata sabato quasi a sera a Lenno, a metà del lungo rettilineo, che in presa diretta ha testimoniato quanto ormai sta accadendo giorno dopo giorno lungo la storica linea C10 che collega il lago a Como. L’istantanea ha immortalato una situazione a bordo ai limiti dell’incredibile, con due turisti che pur di non rimanere a terra hanno sfidato la sorte e il caldo. Una situazione davvero ai confini della realtà, che si sta trascinando ormai da tanto, troppo tempo, tanto che anche ieri sono stati segnalati in corrispondenza di diverse fermate passeggeri lasciati a terra con la colonnina vicina ai 30 gradi.

Il tema di fondo - in base alle testimonianze raccolte dal nostro giornale - è che già da Menaggio (dopo le prime due fermate) o in maniera ancor più accentuata dalla stazione di Como San Giovanni i bus di linea, che a pieno carico possono ospitare un massimo di 75-80 passeggeri, sono già stracolmi e da lì in poi non possono ospitare altra gente a bordo. Un copione che si è ripetuto anche ieri alle 14.30 proprio da Como San Giovanni (direzione Menaggio), dove di fatto già alla prima fermata il bus della linea C10 ha registrato il sold out.Va detto che Asf ha tentato di porre un argine a questo assalto, affiancando corse aggiuntive sia da Menaggio che da Como nonostante la cronica carenza di personale.

Dall’immagine di sabato e da quelle giunte e pubblicate in questi mesi dal nostro giornale sembra però non essere bastato. Fermo restando che in queste condizioni è difficile (per usare un eufemismo) anche il semplice controllo del biglietto. Una nota di merito va sicuramente ai conducenti e in generale al personale di Asf che stanno cercando di evitare in ogni modo che un numero sempre crescente di passeggeri resti a terra. In questo fine settimana, sicuramente in parte ha influito anche l’assenza di aliscafi da e per il capoluogo - fermi ai box ormai da quasi due settimane - che ha spinto diversi turisti (con annessi bagagli, in taluni casi decisamente ingombranti) a cercare miglior fortuna sui bus di linea.

Stando ad alcune testimonianze, questo incredibile sold out è da ricondurre al boom di “case vacanze”, il cui numero è lievitato dal post pandemia in poi. Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che già nelle prime due fermate in quel di Menaggio i 75 posti di media - inclusi quelli in piedi - vadano rapidamente esauriti, obbligando poi i conducenti a tirare dritto alle fermate. Così, di sicuro, non si può continuare. Urge dunque un piano straordinario almeno per il mese clou delle vacanze estive - agosto - ricordando che da metà settembre, con la stagione turistica ancora in pieno corso, bisognerà far posto poi anche agli studenti dei Comuni rivieraschi che scendono verso Como per raggiungere gli edifici scolastici. Al momento lo scenario è questo, ovvero bus stracolmi e un numero imprecisato di passeggeri a terra.

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