Pontile traghetti, stop confermato e Bellagio teme l’assalto dei turisti

Summit L’attracco sarà chiuso dall’11 giugno per una decina di giorni: lavori improrogabili. Il Comune ha chiesto di non far sbarcare passeggeri dalle 10 alle 18 per evitare sovraffollamenti

Anche se meno gravi di quanto era parso in questi giorni, sono comunque non più prorogabili i lavori che interesseranno dall’11 giugno il pontile dei traghetti di Bellagio, che dovrà chiudere per dieci giorni nel pieno della stagione turistica, fino al 21.

La conferma è arrivata nel summit che si è tenuto ieri pomeriggio a Villa Gallia con gli enti interessati: il direttore NaviComo Nicola Oteri ha comunque detto che i tempi di chiusura potrebbero anche essere più brevi.

Ripercussioni

Siano dieci giorni o meno, resta il fatto che i disagi ci saranno, soprattutto per la gestione dei turisti a Bellagio. Già piazza Mazzini (dove c’è il pontile dei battelli) è spesso sovraffollata e l’idea che l’attracco debba essere usato anche dagli utenti del traghetto (sia pure senza automobili) ha spaventato il Comune, che avrebbe chiesto di non far sbarcare passeggeri (pendolari esclusi) tra le 10 e le 18. La Navigazione ha proposto una fascia più ristretta, tra le 10 e 15, preoccupata per le ripercussioni che una chiusura prolungata avrebbe sugli altri scali, e in particolare su Varenna.

Quanto al danno al pontile traghetti cui porre rimedio, durante il summit (dopo il silenzio di questi giorni, è atteso oggi un comunicato stampa della Navigazione) è emerso che dovranno essere riposizionati i tripodi, ovvero i pali metallici (tre per parte) su cui poggia il traghetto una volta ormeggiato al pontile. Pali che sono staccati dal pontile principale e che evitano l’abbrivio verso terra. Le fondamenta dei piloni non sarebbero invece interessate da cedimenti, come inizialmente ipotizzato.

Il Comune di Bellagio - nonostante il bon ton istituzionale - non avrebbe da parte sua nascosto una certa irritazione per la situazione che si è venuta a creare: il problema è infatti emerso pochi giorni dopo la chiusura di un altro cantiere sullo stesso attracco.

NaviComo - rappresentata nel summit anche dal direttore amministrativo Roberto Turchetti davanti al presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca e ai sindaci di Bellagio, Tremezzina, Menaggio e Griante nonché all’Autorità di Bacino - ha garantito che i lavori saranno affidati a un’impresa specializzata e che l’impatto per quel che concerne il rumore sarà minimo.

Il nodo

Resta da risolvere il nodo degli 80 pendolari che utilizzano tutti i giorni il traghetto e ai quali dovrà essere assicurata una corsia preferenziale sui battelli (cosa non facile in un clima di pieno overtourism), nonché la possibilità di lasciare l’auto sulla sponda occidentale del lago. E, su questo, il sindaco di Griante Pietro Ortelli ha fatto sapere che, al contrario di quanto avvenuto tra novembre e marzo (in bassa stagione turistica), non riserverà alcun parcheggio ai pendolari nelle vicinanze del pontile di Cadenabbia in piena stagione turistica.

L’idea sarebbe quella di garantire un parcheggio gratuito ai pendolari sulla balza sopra il Lido di Cadenabbia, previo rilascio di un permesso. In caso invece di ticket a pagamento, i Comuni direttamente interessati si sono impegnati a intervenire per i rispettivi residenti.

Ma la situazione è ancora in divenire, anche perché NaviComo dovrà dare risposta sia sul nodo di piazza Mazzini, sia sulla questione pendolari.

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