Famiglia prende a bastonate due ristoratori: non volevano pagare il conto

Porlezza Incredibile episodio domenica sera: protagonisti padre, madre e figlia di vent’anni. Già in altre occasioni si erano inventati scuse per non saldare le cene. L’intervento dei carabinieri si è concluso con l’arresto

Si sono presentati al ristorante in tre, padre, madre e figlia di 20 anni. Tutti impugnavano un bastone, armi con cui hanno iniziato a picchiare i due gestori dell’attività, “colpevoli” di aver preteso da loro il pagamento di almeno un’altra consumazione (forse due) che era stata effettuata nelle scorse settimane (l’ultima un mese fa) e mai pagata.

I precedenti

Già in quella occasione, riferibile appunto ad un mese fa, era nato un violento alterco dopo che i gestori avevano chiesto alla famiglia insolvente almeno un documento che testimoniasse la loro identità. Ma nelle ultime ore si è andati oltre, con il padre (Maurizio Perretta, 49 anni di Laino), la madre (Simona Lagrutta, 45 anni) e la figlia (Sara Perretta, 20 anni) che si sono presentati nei pressi del ristorante “La Giazzera” di Porlezza armati di bastoni con cui hanno iniziato a picchiare i due gestori, finiti entrambi all’ospedale con la prognosi rispettivamente di 14 giorni (per lui) e 21 giorni (per lei).

E’ una storia incredibile – ma veramente accaduta – quella di cui stiamo scrivendo, avvenuta nella serata di domenica a Porlezza. Il modo di agire della famiglia pare che anche in passato fosse stato sempre lo stesso, quantomeno così si erano comportanti almeno un mese fa: quella sera si erano seduti, avevano consumato, poi al momento di pagare si erano alzati dicendo di non avere contanti e di doversi recare a prelevare in Svizzera. Ovviamente non si erano più fatti vedere.

I diverbi erano nati proprio per questo motivo, in quanto i gestori del ristorante chiedevano il pagamento delle precedenti consumazioni (un paio almeno). Pare addirittura che in un caso, la famiglia avesse simulato – davanti ad altri clienti del locale – la sparizione delle chiavi dell’auto, accusando i gestori, salvo poi (però) allontanarsi dal locale proprio in auto.

Insomma, le tensioni erano già alte e proseguivano da diverse settimane. Domenica sera l’epilogo, con le tre spranghe impugnate per picchiare i gestori del ristorante, finiti all’ospedale. Anche il padre della famiglia di Laino è andato in ospedale, uscendone con 15 giorni di prognosi.

I tre sono stati arrestati e portati al Bassone. Viene contestata a tutti l’aggressione a bastonate. La figlia, 20 anni, è indagata a piede libero anche per il possesso di un tagliacarte. Tutti e tre devono invece rispondere – sempre in concorso – pure di una serie di minacce fatte ai due gestori quando questi pretendevano il pagamento dei pranzi consumati («Vi bruciamo il locale», «ve la facciamo pagare»).

Sequestro

I bastoni usati per l’aggressione sono stati posti sotto sequestro dai carabinieri che hanno inviato sul posto – arrestando i responsabili in flagranza – sia una pattuglia dalla stazione di Porlezza, sia una da San Bartolomeo e una dalla caserma di Centro Valle Intelvi. La famiglia nelle prossime ore verrà interrogata dal giudice delle indagini preliminari di Como.

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