Pronto soccorso chiuso a Menaggio, tutti contro Bertolaso

La polemica Gli alleati comaschi della giunta Fontana scaricano l’assessore. Il suo collega di giunta Fermi: «Esterrefatto»

Tutti contro l’assessore regionale Guido Bertolaso. All’indomani del polverone sollevato dal suo annuncio di chiusura del pronto soccorso di Menaggio e di trasformazione dell’Erba–Renaldi in semplice presidio per cronici, i consiglieri regionali comaschi appartenenti alla maggioranza, unitamente all’assessore Alessandro Fermi, ribadiscono il loro stupore e la piena contrarietà a quella che definiscono «un’incomprensibile decisione presa in autonomia da una persona sola». Nonostante i tentativi di raggiungere anche il diretto interessato attraverso l’ufficio stampa della giunta regionale, non è stato finora possibile sentire la versione dell’assessore al welfare.

Esterrefatti

«Ribadisco di essere rimasto esterrefatto dinanzi all’annuncio pubblico fatto dal collega Bertolaso – dichiara Fermi – . Stiamo facendo un percorso con i sindaci e Asst Lariana per arrivare a superare gli ostacoli che impediscono di rafforzare l’ospedale di Menaggio e riproporlo come presidio per acuti, con tutti i servizi necessari. E’ necessario ripartire da dove ci eravamo lasciati, chiudendo questa parentesi che nessuno condivide».

L’assessore comasco, insomma, non ammette alternative: in settimana, probabilmente nei prossimi giorni, è previsto il confronto richiesto anche dai sindaci con Bertolaso, al quale verranno chieste dovute spiegazioni e di fare l’auspicato passo indietro: «Vogliamo capire cosa l’ha spinto a prendere una simile decisione in autonomia – aggiunge Fermi – e siamo tutti compatti nel chiedere di ripartire con il percorso intrapreso per riportare l’”Erba – Renaldi” ai livelli che gli competono».

Anna Dotti (Fratelli d’Italia) si dice imbarazzata: «Ci aspettavamo una risposta dell’assessore alle proposte di lavoro fatte e questo inatteso annuncio di chiusura del pronto soccorso, lo ammetto, mi imbarazza. Mi dissocio del tutto da una simile prospettiva e da parte di Bertolaso credo siano doverose delle spiegazioni: a noi consiglieri regionali, ai sindaci del territorio e, soprattutto, ai cittadini del bacino di riferimento dell’”Erba – Renaldi”. Mantenere il pronto soccorso è fondamentale, poi occorre renderlo operativo com’era in precedenza».

Sovraccarico

Gigliola Spelzini (Lega) non comprende nemmeno come si possa sovraccaricare il pronto soccorso di Gravedona: «Ognuno dei due ospedali deve continuare ad avere il proprio bacino di utenza – afferma – . Il pronto soccorso rimane indispensabile in una zona montana e svantaggiata, con difficoltà logistiche e che d’estate deve rispondere anche ai turisti. È una battaglia che non ha colore politico e che non mi trova certo dalla parte di Bertolaso. Con il suo annuncio, fatto senza coinvolgere alcuno e senza prima aver messo in atto tutte le azioni possibili per la salvaguardia dell’ospedale di Menaggio, sappia che ora dovrà fronteggiare un territorio unito e capace di reagire con determinazione quando viene calpestato».

Identica la posizione del comasco Sergio Gaddi (Forza Italia): «Il pronto soccorso dell’ospedale ora è zoppo, ma smantellarlo è una scelta incomprensibile e inaccettabile. Da parte mia non esiterò ad oppormi a questa soluzione, al di là delle prese di posizione di schieramento e di partito, col proposito di risolvere anche il problema della zoppaggine».

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