Rave party “abusivo” sui monti. Bloccato dalle forze di polizia

Sala Comacina L’evento sull’Alpe organizzato nonostante la diffida. Controlli e denunce

Era già accaduto negli anni scorsi. Ma gli organizzatori, evidentemente non avevano fatto tesoro dell’esperienza. Così al rave party organizzato all’Alpe di Sala senza autorizzazioni, nonostante la diffida del sindaco, ma pubblicizzato sui social, l’apparizione di polizia, carabinieri e guardia di finanza non era poi così improbabile. E quando gli uomini in divisa si sono materializzati sui monti di Sala Comacina, diciamo che non hanno dovuto stare con le mani in mano.

Le forze dell’ordine, con al seguito anche le unità cinofile, avevano infatti organizzato un servizio di prevenzione «finalizzato al mantenimento dell’ordine pubblico e a garantire la legalità».

L’evento in quota, oltre che l’intrattenimento musicale, prevedeva anche la somministrazione di cibo e bevande. Annunciato sui social, il party sui monti lariani era stato formalmente vietato dal sindaco di Sala, ma durante un incontro in Prefettura si era deciso di effettuare comunque un servizio interforze di vigilanza, coordinato da un funzionario della Questura. Decisione presa sulla base dell’esperienza pregressa e che si è rivelata tutt’altro che campata per aria. Una volta arrivati sull’alpe, carabinieri, poliziotti e finanzieri hanno scoperto che si erano riunite una cinquantina di persone, per cui si è deciso di fare dei controlli anche sulle vie di accesso.

Alla fine dei controlli, durante i quali sono state identificate numerose persone, c’è stata una denuncia per spaccio di stupefacenti, mentre altre sette persone sono state sanzionate amministrativamente per detenzione di stupefacenti. Inoltre il responsabile e organizzatore dell’evento, un comasco di 58 anni, è stato sanzionato per omessa comunicazione alla Siae, con l’intimazione di far cessare la diffusione della musica e di smontare le apparecchiature musicali presenti all’Alpe di Sala.

© RIPRODUZIONE RISERVATA