Cronaca / Lago e valli
Martedì 17 Dicembre 2024
Recinto rotto dai cervi: la fuga di asino e cavalla provoca un incidente
Porlezza Caos ieri mattina in paese e sulla Regina. La rabbia degli allevatori: «Per noi è una beffa perché dobbiamo pagare noi i danni»
Un asino in amore inseguiva una cavalla ed entrambi hanno trotterellato a lungo in giro per il paese, anche sulla statale Regina, con la cavalla che, alla fine, è finita contro un’auto causando dei danni, per fortuna solo al veicolo.
È accaduto ieri mattina e la fuga amorosa dei due animali, oltre a un inevitabile subbuglio, ha generato anche una certa ilarità. Per i rispettivi proprietari, tuttavia, l’epilogo non è risultati certo gradito, perché al momento sono loro chiamati a risarcire il danno.
L’episodio
È avvenuto un tamponamento con un’auto, ma non è detto, tra l’altro, che da loro non si presenti qualche altro automobilista a lamentarne altri. Asino e cavalla si trovavano in due rispettivi recinti in frazione Tavordo: «Tengo i miei asini dentro un recinto elettrificato che rispetta le normative – dice Carlo Mazza – . La notte scorsa sono arrivati i cervi e hanno abbattuto la recinzione; poi hanno fatto lo stesso nella proprietà vicina, dove stava la cavalla. Un mio asino è andato dietro la cavalla in strada ed è avvenuto l’incidente con un’auto. Quel che sorprende – aggiunge l’allevatore – è che dobbiamo rispondere noi, proprietari degli animali».
Rincara la dose l’allevatore confinante, Samuel Pellegrini: «Tutte le mattine all’alba, nei pressi della mia proprietà noto cinquanta/sessanta cervi che pascolano. Il numero di ungulati presenti nel territorio non è più compatibile con la nostra attività. Qualcuno mi suggerisce di tenere gli animali stabilmente in stalla, ma non è giusto. E poi – aggiunge il titolare dell’azienda agricola “Pellegrini” – mi chiedo se sia giusto addossare la responsabilità di un incidente, come quello avvenuto stamattina (ieri per chi legge, ndr), al proprietario dell’animale uscito dal recinto elettrificato perché distrutto dai cervi. Se penso che l’impatto sarebbe potuto avvenire con una motocicletta, con conseguenze anche per il conducente, mi preoccupo non poco. Posso solo garantire – conclude l’allevatore porlezzino – che anche il mio recinto era stato realizzato in osservanza a tutti i requisiti richiesti».
La situazione
Ieri mattina è stata chiamata la polizia provinciale, ma la competenza, per quanto riguarda i possibili risarcimenti per danni provocati dalla fauna selvatica, da tempo spetta alla Regione: «Nel caso specifico, alla fine, c’erano da ricondurre nelle rispettive proprietà un asino e una cavalla – interviene il comandante del corpo di polizia provinciale, Marco Testa – . Per danni da selvaggina a colture o a veicoli in casi di incidente occorre comunque interpellare la Regione. In questa circostanza si tratterebbe di danno indiretto e il mio consiglio è di far intervenire le compagnia di assicurazioni degli allevatori. Le stesse, sulla base delle prove che avranno modo di raccogliere, potranno poi rivalersi sulla Regione e chiedere un rimborso se effettivamente i recinti rispettavano le normative».
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