Regina, nuvole nere sul cantiere variante

Viabilità Lavori a rilento: i sindaci di Colonno e Griante chiedono chiarezza. Gandola: «I numeri che avete pubblicato sono allarmanti»

Tra gli addetti ai lavori, dopo i palesi ritardi denunciati ieri dal nostro giornale - finora sono stati scavati solo 1,4 km di gallerie sui 15,2 totali - c’è chi si è chiesto come faccia il cantiere a restare ancora in equilibrio, a fronte di soli 18-25 camion di materiale che escono ogni giorno dall’unico portale attivo, quello di Colonno. La colpa (se di colpa si può parlare) non è unicamente dell’impresa, ma di un iter - quello per la realizzazione della variante della Tremezzina - che dal 29 novembre 2021 ad oggi è andato incontro a numerosi inciampi, culminati nel clamoroso stop agli scavi dello scorso 16 aprile.

Sulla variante della Tremezzina gravano insomma nuvoloni neri e almeno tre quesiti irrisolti. Primo: dove stoccare il materiale contenente arsenico in uscita da Griante? Secondo: quanto costa stoccare questo materiale. Terzo: quanto viene rimborsato all’impresa?

Senza queste risposte, la variante della Tremezzina non potrà in alcun modo ripartire di slancio. Teniamo presente che, oggi come oggi, i lavori al portale nord della Ca’ Bianca a Griante rischiano di non riprendere prima di metà settembre. Un quadro che non fa che confermare, purtroppo, la previsione di almeno dieci anni necessari per i soli scavi.

Coordinamento

«E’ necessario che venga effettuato un nuovo punto operativo dei lavori - afferma Davide Gandola sindaco di Colonno - e ben venga, in questo contesto, che entro fine luglio il prefetto Andrea Polichetti e il presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca abbiano deciso di convocare il Tavolo di coordinamento sulla Regina e sulla variante. I numeri che ho letto sul vostro giornale sono tutt’altro che rassicuranti - aggiunge - . Spero e mi auguro che possano giungere tutte le delucidazioni del caso, ricordando che noi abbiamo ancora aperta la questione del passaggio pedonale, fondamentale per raggiungere il cimitero. E’ stata fatta più di un’ipotesi che confidiamo trovi degna concretizzazione. Nell’ultimo Tavolo di coordinamento era stata evidenziata la necessità di una maggior comunicazione con il territorio da parte di Anas, sul modello di quanto avvenuto nei quattro mesi di chiusura al traffico. Mi auguro che i canali comunicativi vengano riattivati».

Nuova lettera

Al portale nord, a Griante, il sindaco Pietro Ortelli ha di nuovo scritto una lettera (una era stata inviata a inizio giugno) da inviare a Anas e da far recapitare al ministro Matteo Salvini: «Mi chiedo e i cittadini chiedono quando effettivamente riprenderanno veramente i lavori a Griante - la chiosa del sindaco -. Basta parole e promesse che il giorno dopo vengono puntualmente smentite». Nell’occasione il sindaco Ortelli ha nuovamente invitato il ministro Salvini a venire a Griante per un confronto insieme all’Anas e all’ impresa che ha vinto l’appalto.

«Ci sono tante richieste che non sono state neppure considerate - afferma Ortelli - . Cito la necessità di passaggio o a monte o a lago per i pedoni. Ci sono infatti turisti che camminano a loro rischio e pericolo in mezzo alla strada per raggiungere Menaggio. Nulla è stato fatto in questi mesi». Ancora: «Cosa ne sarà della zona della Ca’ Bianca - si chiede il sindaco Griante - Resta in campo l’ipotesi di una marina, di un parcheggio per i bus turistici, di un alaggio per i natanti. Il tempo passa e nessuno risponde - chiosa - Non è questo il modo di fare».

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