Regina: «Situazione disastrosa per turismo e cittadini»

L’intervista Il presidente degli albergatori: «Viabilità e trasporti, disagi enormi. I lavori alla Variante devono ripartire subito»

Gli albergatori lariani, guidati dal presidente Luca Leoni, hanno sempre “spinto” sulla variante. Adesso la doccia gelata con tempi imprevedibili.

Che impatto ha questa notizia sul comparto?

La variante avrebbe potuto essere pronta per le Olimpiadi, poi i vari rinvii e, non più tardi di una settimana fa, si parlava del 2028. Adesso ci troviamo davanti a questo stop e, conoscendo la burocrazia, i tempi si potrebbero allungare ancora. Abbiamo strutture alberghiere affacciate sulla Tremezzina che soffrono un traffico tremendo, le lunghe code e i tempi di percorrenza per pochi chilometri dilatati a ore. Parliamo di una strada che è di importanza vitale per tutto il comparto. Per prima cosa lo è per i cittadini che vivono quotidianamente una situazione difficilissima e poi per il turismo. Ci sarà l’apertura di nuovi alberghi a breve, altri cinque stelle e non è un bel biglietto da visita.

I disagi ci sono per i comaschi e per i turisti. Le alternative all’auto (lago a parte, anche se pure lì gli aliscafi registrano problemi) devono fare i conti con le code. E il lago vive grazie al turismo.

I trasporti sono fondamentali. La nostra proposta è promuovere piccole “metropolitane leggere” sull’acqua come nel primo bacino: battellini da Argegno a Menaggio, a Bellagio tra Pescallo e San Giovanni, un altro in alto lago e l’ultimo nel primo bacino di Lecco. Cinque piccole navette in totale, Como inclusa, che possano alleggerire la situazione. Quelle tra Argegno e Menaggio supererebbero anche il nodo della variante. Quello della viabilità e dei trasporti è la problematica più importante in assoluto. Se non hai servizi puoi avere gli alberghi più belli del mondo, e noi li abbiamo, ma è tutto rovinato e sminuito dalla carenza dei trasporti. Va rivisto il sistema degli orari della Navigazione per sopperire alle grosse problematiche che abbiamo sulla gomma. Invitiamo le autorità competenti, ma anche Regione, Provincia e Comuni oltre al prefetto a trovare una soluzione per alleggerire la strada.

Tema movieri: dovrebbe essere Anas secondo lei a pagare l’intero importo?

Me lo auguro perché i Comuni sono gli Enti che più soffrono di questa situazione. La strada è di competenza di Anas ed è quindi giusto che l’importo sia coperto da Anas. Immaginiamo cosa vuol dire abitare a Colonno o Sala Comacina, cosa vogliono a Roma, che siano loro a pagare una situazione dovuta a una strada uguale a quella che percorrevano i nostri nonni sessant’anni fa? Visti poi i ritardi è giusto che sia Anas a fornire un sevizio utile anche per la sicurezza di pedoni e residenti.

Movieri che, fra l’altro, ci sono soltanto nei giorni feriali...

I movieri dovrebbero esserci sempre, feriali e festivi, fino a quando c’è il cantiere. Basta vedere le pagine del giornale: ogni giorno scrivete del traffico e della strada bloccata.

Cosa chiedete al mondo della politica e alle istituzioni?

Chiediamo certezze e il massimo impegno per risolvere il problema. Io non posso accusare nessuno, ma se il contratto è stato fatto alcuni anni fa e nel frattempo i costi sono decuplicati, si intervenga. A noi non interessa come, ma che venga risolto e che lavori non ripartano domani, ma oggi. Già è una chimera la conclusione nel 2028. I disagi sono enormi. Salvini si era espresso quando era stato qui, ricordiamoci che è una strada di vitale importanza e quindi si riparta il prima possibile, anche se servono più soldi. E anche sui materiali di scavo si usi il buon senso: le rocce pulite potrebbero essere macinate per allargare le spiagge o messe sul fondale. Le rocce estratte dalla galleria sono interamente naturali: dopo essere state controllate, si utilizzino risparmiando così sui trasporti.

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