Regina, sui movieri neppure una parola. E chi paga il conto per il traffico?

La campagna All’appello mancano circa 600 mila euro. L’Anas aveva parlato solo di “partecipazione”

Le sei ore abbondanti di vertice, in cui Anas ha formalizzato la promessa di riprendere i lavori della variante della Tremezzina entro il 10 maggio, non hanno lasciato traccia sull’altro argomento forte che riguarda le dinamiche della Regina ovvero il finanziamento totale del milione e mezzo necessario a garantire la presenza dei movieri per i prossimi tre anni.

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All’appello ad oggi, come i nostri lettori sanno bene, mancano circa 600 mila euro. Al nostro giornale il prefetto Andrea Polichetti ha fatto sapere che Anas ha garantito un incremento della quota di partecipazione (che oggi, come più ricordato dal nostro giornale, si attesta al 59,40%), ma senza indicare quale sarà la nuova percentuale.

E’ fondamentale che insieme alla ripresa dei lavori ai due portali di Colonno e Griante Anas dia ampie rassicurazioni anche sul “tema movieri” e questo perché senza copertura della spesa non vi saranno le necessarie garanzie per dar corso al bando triennale.

Ciò significa che per assicurare il monitoraggio delle quattro postazioni tra Colonno e Spurano di Ossuccio e così le due in corrispondenza della strettoia di Gravedona bisognerà procedere ad una nuova proroga, peraltro ad oggi senza copertura economica, considerato che l’attuale contratto scade il prossimo 31 luglio ed è coperto da Anas per 72 mila euro sui 120 mila euro complessivi, sempre in attesa della risposta sul finanziamento globale che l’ente proprietario della statale Regina dovrà garantire a stretto giro.

Senza risposte concrete, il territorio sarà costretto a (ri)organizzarsi in proprio, come già in parte ha fatto ricostituendo il Cisr ovvero il Comitato istituzionale statale Regina.

Ai sindaci aderenti è già stato chiesto in caso di necessità di cofinanziare i movieri, partendo dal principio che il prezioso servizio svolto nelle quattro postazioni tra Colonno e Spurano di Ossuccio ed a quella di Gravedona serve per tutta la mobilità del lago e delle valli adiacenti e non solo ai Comuni interessati dai lavori della variante.

Ma ora il tempo stringe e occorrono risposte concrete, perché di fronte a un bando europeo da 1 milione e mezzo di euro (con i suoi tempi tecnici) è necessario trovare in fretta la quadratura del cerchio. Gli amministratori del territorio - compreso il presidente della Provincia - erano stati chiari su questo argomento: la spesa dei movieri deve essere sostenuta direttamente e per intero dall’ente strade.

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