Riaperta la strada ad Argegno dopo la maxi grandinata, ma adesso comincia
la conta dei danni

Il bilancio Le due abitazioni restano ancora inagibili a causa del fango arrivato da un vicino cantiere edile. Albero caduto in Val di Pola, settanta richieste di aiuto

È pesante la conta dei danni dopo la maxi grandinata che nel tardo pomeriggio di martedì a fasce ha colpito soprattutto i quattro Municipi di Tremezzina e Argegno, con ripercussioni anche su Griante e in Alta Valle Intelvi, rimanendo alla sponda occidentale del Lario.

Mentre martedì già prima di mezzanotte - grazie al solerte lavoro dell’impresa allertata dal Comune (un primo intervento era stato effettuato dai vigili del fuoco, con la viabilità affidata ai carabinieri) - la provinciale 13 della “Val d’Intelvi” ha potuto riaprire al traffico ad Argegno in entrambe le direzioni di marcia dopo il cedimento del muro di sostegno dell’ex campetto, il Comune di Tremezzina ha dato corso ieri in mattinata ad un’ordinanza di “inagibilità a seguito di evento calamitoso”.

Interni rovinati

Il riferimento è alle due unità abitative (una adibita a seconda casa e martedì sera vuota) di Tremezzo coinvolte da una colata di fango giunta (pare) da un cantiere edile attiguo.

Nessun danno strutturale alle due unità di via Monte Grappa, ma interni danneggiati e impianti sicuramente da valutare. E così dopo il lungo sopralluogo di martedì sera - in stretto contatto con il sindaco Mauro Guerra (che peraltro ieri ha mappato con l’ufficio tecnico la situazione nei quattro Municipi, a metà mattina era nella parte alta di Lenno, colpita anch’essa in modo violento dalla grandinata) - il responsabile del Servizio Edilizia Privata ha dato corso «al divieto di utilizzo di detti locali al proprietario e a chiunque fosse, a qualunque titolo autorizzato all’accesso e all’utilizzo».

La famiglia che ha dovuto lasciare la casa ha trovato ospitalità dai parenti al piano superiore. Un bel danno, che ora andrà meglio quantificato.

Ad Argegno il vicesindaco Gianluigi Spinelli - al suo fianco la consigliera regionale Anna Dotti - ha inoltrato alla Regione le schede “Rasda” per la raccolta dei danni, dando il via libera sempre in mattinata alla nuova pulizia delle caditoie. La situazione pare ora sotto controllo, con l’area interessata dal crollo delimitata da nee jersey in cemento.

Un fiume

Sempre da Tremezzina - mentre via social sono fioccate immagini e video di grandine spessa alcuni centimetri e di autentici fiumi che hanno inondato la Regina così come gran parte delle strade dei quattro Municipi (ad effetto il canalone d’acqua che correva sotto gli storici portici di Tremezzo) - è arrivata in mattinata anche la notizia di un grosso albero che è caduto in Val di Pola dentro l’area di cantiere per il rifacimento della “scalotta” di collegamento tra Lenno e Mezzegra.

Nella caduta (avvenuta in nottata) il grosso albero ha centrato un mini-escavatore dell’impresa che sta eseguendo i lavori. Quel tratto di cantiere, in attesa del taglio delle piante, è stato così inibito alle attività in essere. Sono almeno un settantina i privati che hanno lamentato danni e allagamenti a vario titolo, ricordando i 36 millimetri di acqua caduti di fatto in meno di due ore. Da registrare anche un video in cui si vede una turista americana alla fermata del bus a Lenno letteralmente salvata da un ragazzo e da una residente mentre rannicchiata su se stessa appariva spaesata e in balia della grandine.

Infine il sindaco di Griante Pietro Ortelli ha dato conto di numerosi tombini intasati e di un allagamento abbastanza esteso martedì sera in via Indipendenza, la strada che corre accanto al cimitero. Ieri la situazione è lentamente tornata alla normalità.

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