Rissa davanti al parco a colpi di pietre, smascherati grazie ai post sui social

Tremezzina Denunciati cinque minorenni tra i 15 e i 17 anni di Como, Dizzasco e Villa Guardia. Avevano preso di mira gli addetti alla sicurezza e poi si vantavano dell’impresa in internet

Al termine di un’indagine lampo i carabinieri della Compagnia di Menaggio guidata dal maggiore Davide Leo e della stazione di Tremezzina con il maresciallo Paolo Lo Giudice hanno individuato e denunciato quattro ragazzi e una ragazza tra i 15 ed i 17 anni, tre residenti a Como, uno a Villa Guardia ed un quinto a Dizzasco per la maxi rissa innescata la notte tra il 23 ed il 24 agosto all’esterno del parco comunale Olivelli e finita nel bel mezzo della statale Regina.

Rissa che aveva coalizzato due gruppi di giovanissimi contro gli addetti alla sicurezza in servizio al parco comunale, dove a fronte di regole d’ingaggio ben precise (sicurezza inclusa) si erano dati appuntamento tanti giovani e giovanissimi del posto (e non) per una serata di musica e divertimento.

La ricostruzione

In realtà attorno all’1 e 30 erano servite ben tre auto dei carabinieri per riportare la calma dopo che contro gli addetti alla sicurezza (facenti capo alla “Safe Partner” di Busto Arsizio) - come poi ricostruito dai carabinieri di Tremezzina - erano state scagliate bottiglie di vetro (presenti all’esterno del parco), pietre e persino spray al peperoncino. I cinque sono stati denunciati al Tribunale dei minorenni di Milano. Devono rispondere di danneggiamento, minacce aggravate e percosse. Alcuni di loro erano già noti alle forze dell’ordine.

Un’aggressione nata per futili motivi e sfociata poi in altri odiosi episodi come il danneggiamento di alcune auto degli addetti alla sicurezza parcheggiate all’interno del parco. Addetti che erano intervenuti per far sì che la situazione non degenerasse. Da lì in poi contro di loro si era scatenata un’autentica caccia all’uomo, con lanci di pietre e, come raccontato, di bottiglie e con aggressioni mirate attraverso l’uso dello spray al peperoncino.

Tra il fuggi fuggi generale, almeno una sessantina di giovanissimi si era poi riversato nel bel mezzo della statale Regina, creando - seppur a notte fonda - un’ulteriore situazione di pericolo. Immediate le indagini dei carabinieri di Tremezzina, che hanno potuto contare anzitutto sul valido ausilio del sistema di videosorveglianza intercomunale ed in seconda battuta sulle testimonianze degli addetti alla sicurezza, ma anche del gestore del bar all’interno del parco comunale.

Le telecamere

Testimonianze rese possibili anche grazie al fatto che alcuni di questi ragazzi - poi denunciati dai carabinieri - si erano vantati della loro presenza, con intenti belligeranti, al parco Olivelli attraverso stories affidate ad instagram. La vicenda non è finita qui. I carabinieri di Tremezzina hanno chiesto per i cinque minorenni il “Daspo urbano” (“Dacur” l’acronimo tecnico) - la decisione finale spetta al questore - che dopo il “Decreto Caivano” varato dal Governo può essere esteso anche ai minorenni. La richiesta dei militari dell’Arma è quella di tenere questi ragazzi lontano dal parco Olivelli di Tremezzo nonché dal parco comunale di Ossuccio. Di sicuro la risposta celere dei carabinieri è servita a rasserenare gli animi dopo l’apprensione creata da questa maxi rissa.

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