Sala, abbattuti i cinque cinghiali della Regina

Intervento della polizia provinciale dopo l’allarme per la presenza degli ungulati lungo la Statale. Complessivamente sono cinquanta gli interventi tra Rogaro di Tremezzo e Griante.

I cinque capi di cinghiale – due adulti e tre piccoli - che hanno imperversato per settimane tra le vie del centro di Sala Comacina attraversando con (troppa) disinvoltura la statale Regina, sono stati abbattuti dalla polizia provinciale che ha dato così una risposta concreta a diversi segnali d’allarme giunti in Municipio e via social (dai residenti, ma anche dai primi frontalieri in transito al mattino) circa questa presenza decisamente indiscreta.

Ne ha dato notizia il comandante della polizia provinciale Marco Testa precisando che «a monte di questi prelievi c’è stato un lungo lavoro preparatorio».

A fronte delle continue segnalazioni e dei numerosi sacchi per la raccolta differenziata ridotti a brandelli - con parte dei rifiuti catapultati anche lungo la Regina - il Comune aveva dato corso lo scorso 26 luglio ad un vademecum alla popolazione circa modalità e tempistiche di esposizione dei rifiuti, invitando - esempio calzante - «a posizionare i bidoni dell’umido in alto, su muretti o piattaforme rialzate».

«Le scorribande per le vie del paese, alimentate da un’attrattiva irresistibile come quella generata dagli scarti alimentari, si sono sommate ad una situazione di pericolo, data dalla presenza dei cinghiali dentro la strettoia in centro paese o lungo tratti di Regina con poca visuale - la sottolineatura di Marco Testa -. Da qui la decisione di intervenire in tempi celeri».

Il comandante della polizia provinciale, pur confermando che il problema non è risolto in toto - tanta e tale è la pressione di questi coriacei ungulati - ha dato conto anche di altri importanti abbattimenti in modalità di controllo lungo la sponda occidentale del lago.

Una sottolineatura a sé la meritano i 50 cinghiali abbattuti dal personale specializzato di Villa Saporiti nella fascia alta dell’abitato di Tremezzo (la frazione di riferimento è Rogaro, ndr.) per allungarsi poi sino a Griante. Essendo la zona individuata quale “oasi di protezione della fauna”, dunque inibita alla caccia di selezione, l’intervento degli agenti di Villa Saporiti è stato determinante, ricordando anche in questo caso la presenza invasiva dei cinghiali nella zona a lago, con annesso allarme per la loro presenza in un altro tratto particolarmente insidioso di Regina non distante dal parco Olivelli.

«Siamo intervenuti anche ad Argegno per un esemplare che stava creando problemi nella parte alta del paese - la chiosa di Marco Testa -. Gli agenti venatori hanno effettuato abbattimenti anche tra San Siro e Cremia, dove peraltro sono avvenuti un paio di incidenti in galleria causati proprio dai cinghiali».

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