Salvò donna che stava annegando
Encomio solenne al carabiniere

Gravedona: Vincenzo Durante si era tuffato nel Liro alla Serenella. L’infermiera soccorsa: «Senza il tuo aiuto non avrei fatto Natale con le figlie»

Il 30 giugno scorso aveva salvato una donna che, entrata in acqua alla Serenella nei pressi della foce del torrente Liro, era stata risucchiata dalla corrente.

Vincenzo Durante, 56 anni, carabiniere dell’aliquota operativa del nucleo radiomobile della compagnia di Menaggio, è stato ora insignito dell’encomio solenne dall’Arma per il gesto compiuto.

È un primo riconoscimento in attesa della medaglia al valore civile. La cerimonia si è svolta al comando provinciale di Como alla presenza del colonnello dei carabinieri Ciro Trentin, del prefetto Andrea Polichetti, e del questore Giuseppe De Angelis.

«Evidenziando eccezionale coraggio ed esemplare altruismo, non esitava a tuffarsi in acqua per soccorrere una donna che rischiava di annegare – si legge nella pergamena firmata dal generale di Corpo d’Armata, Giovanni Nistri – In un punto caratterizzato da forti correnti, riusciva a riportarla a riva, praticandole anche manovre di rianimazione che consentivano la ripresa della respirazione. Chiaro esempio di elette virtù civiche e non comune senso del dovere». Nei giorni successivi all’episodio un gruppo di ragazzi dell’oratorio di Gravedona aveva dedicato al carabiniere un’immagine eloquente: Superman, con le sue sembianze, che di destreggia in acqua. Lui aveva apprezzato, senza peraltro sentirsi un eroe. «Credo di aver compiuto un gesto umano istintivo – aveva commentato – che chiunque sappia nuotare avrebbe compiuto».

La donna da lui tratta in salvo aveva poi voluto incontrarlo e belle parole nei confronti del carabiniere erano giunte anche dal sindaco di Gravedona ed Uniti, Fiorenzo Bongiasca, dal consigliere regionale Gigliola Spelzini e da altri amministratori locali.

Emozionato in occasione della consegna dell’encomio, Enzo Durante ha pubblicamente ringraziato l’Arma: «Sono grato al comando generale dei Carabinieri – ha scritto anche sul suo profilo facebook – per l ’onorificenza attribuitami per il soccorso dell’estate scorsa». E anche la persona soccorsa, Michela Mazzucchi, infermiera i non è rimasta indifferente dinanzi al riconoscimento.

«Non finirò mai di ringraziarti – è il suo messaggio – Eri nel posto giusto al momento giusto e con le caratteristiche perfette per salvarmi da quelle insidiose acque del nostro lago. Se non fosse stato così, oggi non sarei qui a festeggiare un altro Natale con la mie stupende figlie».

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