San Nazzaro: danno fuoco al parco dei bimbi. Paura per il vicino ambulatorio

Val Cavargna Incendio doloso, danni e vetri in frantumi. La rabbia del sindaco Guidi: «Ci sono telecamere private, li prenderemo»

Il parco giochi era stato addobbato nei giorni scorsi con le luminarie natalizie e nella notte fra sabato e ieri l’incendio della casetta, che rappresenta uno dei giochi per i bambini, è stata incendiata e si è creata una vera e propria emergenza.

Nelle vicinanze c’è il municipio, con l’ambulatorio medico e i vetri di alcune finestre sono andati in frantumi proprio a causa del forte calore.

E’ stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco di Menaggio, che sono riusciti, per fortuna, a domare le fiamme prima che la situazione degenerasse.

Non esistono dubbi sulla matrice: si tratta sicuramente di un gesto doloso. Il parco giochi è rovinato e per l’ambulatorio bisogna correre ai ripari; senza contare l’ansia vissuta nei momenti concitati dell’emergenza.

Il sindaco, Tiziana Guidi, non nasconde l’indignazione: «Non esiste alcuna giustificazione dinanzi a un simile gesto sconsiderato – dice a questo proposito – I colpevoli, anche se forse non se rendono conto, hanno messo in pericolo l’incolumità pubblica, oltre a creare un danno e a rendere indispensabile l’arrivo dei Vigili del fuoco».

Non ci sono videocamere pubbliche, ma non si esclude affatto di riuscire presto a risalire agli autori: «Come Comune stavamo progettando proprio adesso di installare punti di videosorveglianza, ma nei pressi ci sono videocamere di privati – riferisce il primo cittadino – ed è quasi certo che abbiano immortalato chi ha appiccato il fuoco alla casetta del parco giochi. Inviterei pertanto i responsabili a farsi avanti e ad ammettere la loro colpa rifondendo il danno. In caso contrario, andremo fino in fondo senza alcuna indulgenza».

I vandalismi gratuiti contro la cosa pubblica sono di per sé deplorevoli, ma in questo caso la bravata ha creato una vera e propria emergenza, con tutte le conseguenze che avrebbero potuto scaturire: «La consapevolezza che ci siano soggetti capaci di arrivare a tanto – conclude Guidi – è davvero sconfortante». Gianpiero Riva

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