Riqualificazione e piste da sci sul monte San Primo: siglato l’accordo, ma le polemiche restano

Bellagio/Magreglio Intesa Comune-Triangolo Lariano. Il sindaco: «Ora faremo il progetto preliminare». Gli ambientalisti: «Costi aumentati, ma per fare cosa?»

 Il Comune di Bellagio e la Comunità montana del Triangolo Lariano hanno firmato il nuovo accordo di programma per la  riqualifica del Monte San Primo. Ora, concluse le elezioni amministrative di Bellagio, si può lavorare per il progetto preliminare che andrà condiviso.

Scottante

Il tema del Monte San Primo è molto dibattuto e contestato, specialmente nella parte in cui prevede il rifacimento degli impianti per lo sci e la realizzazione di un impianto per l’innevamento artificiale.

Contro il progetto sono schierate le 35 associazioni riunite nel coordinamento “Salviamo il Monte San Primo”, che intervengono con una nota articolata. Ma il tema ha diviso anche i due candidati sindaco di Bellagio: l’uscente Angelo Barindelli, che ha firmato l’accordo di programma, non può che essere favorevole, mentre l’avversario Umberto Gilardoni ritiene che non si debba realizzare l’impianto di innevamento artificiale della pista baby.

Dopo la firma dell’accordo di programma il Coordinamento punta sulla questione dei costi: «Dalla lettura della nuova delibera viene riconfermato, di fatto, quanto previsto nel precedente “studio di fattibilità” - affermano - Con addirittura altri fondi pubblici: ai 5 milioni di euro già stanziati in precedenza, sono stati aggiunti ora altri 100 mila euro della Comunità Montana e altri 150 mila messi direttamente dal Comune di Bellagio».

«Ma tutti questi soldi, tutti pubblici, per fare cosa? - si chiede il Coordinamento - Cofermatissima, purtroppo, la parte relativa agli impianti sciistici e di innevamento artificiale. Oltre due milioni e duecento mila euro sono destinati alle sistemazioni delle piste da sci e alla realizzazione di almeno tre tapis roulant, dei cannoni sparaneve e dell’annesso laghetto artificiale, più altre opere connesse». Le associazioni stigmatizzano poi il fatto che la modifica dell’accordo di programma sia arrivata il 29 maggio, in piena campagna elettorale.

La linea

Da parte sua il sindaco di Bellagio Angelo Barindelli non cambia idea: «Come abbiamo sempre detto la nostra intenzione è di riqualificare il Monte San Primo e il progetto in questi anni non è mai cambiato, nonostante gli attacchi violenti da parte di alcuni pseudo ambientalisti. L’accordo di programma è stato firmato per poi presentare un progetto preliminare - dice - . Si è dovuto procedere alla rettifica dell’accordo per l’acquisizione da parte del Comune dell’ex colonia Bonomelli perché in precedenza tutti i terreni erano di proprietà della Comunità montana».

Di diverso avviso Umberto Gilardoni, sconfitto alle urne con la lista “Bellagio per tutti”: «Non va violentata la montagna, non va violentato il Monte San Primo - afferma - Se fossimo stati eletti non avremmo proseguito il progetto per l’innevamento artificiale. Vanno bene l’intervento per la sistemazione dei sentieri e la rimozione dei vecchi impianti, bene anche l’invaso per l’antincendio boschivo ma se qualcuno vorrà sciare, a soli quaranta minuti da Bellagio c’è Bobbio. Avremmo ascoltato tutti e non servivano 35 associazioni per farci riflettere su un progetto, ce ne sarebbe bastata solo una».

© RIPRODUZIONE RISERVATA