Cronaca / Lago e valli
Venerdì 05 Agosto 2022
Servizio sicurezza, buttafuori in nero. Il lido di Bellagio rischiava la chiusura, ma la security paga la sanzione
I controlli I carabinieri hanno sospeso l’attività della società incaricata della sicurezza. Contestazioni anche sul trasporto con battelli che fa la spola da Griante, sull’altra sponda
La società che gestisce il servizio di security per il Lido di Bellagio ha regolarizzato nel pomeriggio di oggi la posizione dei due dipendenti in nero (almeno secondo i carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Como) che avrebbero rischiato di tener chiuso il locale per tutto il fine settimana. La regolarizzazione ha invece consentito di ritirare il provvedimento di sospensione dell’attività per la Safe Partner srl, notificato giovedì in conseguenza dell’esito dei controlli che sabato notte hanno visto impegnati i carabinieri della compagnia di Como, quella della compagnia di Bellagio, i colleghi nel Nucleo ispettorato del lavoro, nonché i militari della Guardia di finanza di Erba e di Menaggio.
I controlli di sabato
Sabato scorso, su disposizione del Comitato per l’ordine e la sicurezza, era stato predisposto un servizio di controllo sulle due sponde del ramo di Como legato all’attività del Lido di Bellagio. In quell’occasione, mentre all’esterno del locale da questa parte del lago e a ridosso dei pontili pubblici di Griante dalla parte opposta finanzieri e carabinieri erano impegnati a controllare i giovani avventori alla ricerca di sostanze stupefacenti (tre i ragazzi segnalati alla Prefettura per il possesso di piccoli quantitativi di droga), all’interno del Lido i militari della stazione di Bellagio e dell’Ispettorato del lavoro di Como hanno effettuato una serie di verifiche sul rispetto della normativa sul lavoro. Verifica che si è protratta anche nei giorni successivi.
In particolare gli investigatori hanno voluto accertare la posizione dei buttafuori in servizio al Lido. Secondo la contestazione sui quindici lavoratori verificati, due sarebbero risultati in nero. Da qui la decisione di procedere alla sospensione dell’attività imprenditoriale della società che gestisce la security, una srl indipendente dal Lido di Bellagio amministrata da un quarantenne di Busto Arsizio. Come detto, i responsabili della società hanno regolarizzato la posizione dei due lavoratori che secondo i carabinieri si trovavano a prestare il proprio servizio in nero, consentendo così al Lido di aprire già stasera (ha rischiato di restare chiuso, non per responsabilità diretta, ma per conseguenza indiretta).
Nel frattempo proseguono anche ulteriori controlli sull’attività della società incaricata non solo di fornire i buttafuori al locale, ma anche di gestire il trasporto a mezzo battelli dei clienti tra Griante e Bellagio e ritorno. Sono in corso verifiche, in particolare, sulla presenza delle autorizzazioni prefettizie per l’attività di buttafuori. Lo scorso mese di luglio i carabinieri di Bellagio erano stati costretti a intervenire proprio al Lido dopo che un giovane milanese era finito in ospedale, a Lecco, a causa di una lesione a un orecchio. Causata, secondo l’accusa, proprio da un addetto alla sicurezza del Lido.
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