Si stringe il cerchio sulla truffatrice: è andata via da Brienno con un taxi

Indagini I carabinieri hanno recuperato le immagini della donna mentre si allontana Era riuscita a farsi consegnare preziosi dalla vittima spacciandosi per un avvocato

Si stringe il cerchio attorno alla truffatrice che venerdì a metà pomeriggio ha sottratto gioielli e preziosi - tra cui la fede nuziale con incise le iniziali del marito defunto - ad una pensionata di 89 anni residente nella zona a lago del paese.

Grazie all’ausilio del sistema di videosorveglianza comunale, che fa capo alla polizia locale di Tremezzina, i carabinieri di Cernobbio guidati dal maresciallo Paolo Lo Giudice hanno ricostruire alcuni importanti frammenti di questo odioso episodio, preceduto - sul modello di quanto accaduto a Cernobbio - da una telefonata l’anziana signora veniva informata da un fantomatico avvocato di un incidente occorso alla figlia.

In base alle immagini delle telecamere e al racconto di un testimone la truffatrice - di nazionalità straniera e che alla pensionata ottantanovenne ha detto di chiamarsi “Maria” - ha raggiunto Brienno in taxi probabilmente per non lasciare tracce dietro di sé, dopodiché - una volta fattasi consegnare l’oro (tra cui la fede nuziale del defunto marito) dall’anziana signora briennese - si è fatta riaccompagnare a Como, nel dettaglio alla stazione delle nord di Como Lago. Istantanee che le telecamere presenti all’interno dell’abitato hanno immortalato e che ora sono al vaglio dei militari dell’Arma, coordinati dalla Compagnia di Como.

Un colpo studiato dunque nei minimi dettagli. Come anticipato, la visita decisamente sgradita della truffatrice - una signora di mezza età, ben vestita (secondo il racconto dell’anziana pensionata) - è stata anticipata da una telefonata, in cui una voce anonima - “Sono un avvocato” così si è annunciato l’interlocutore - dava conto di un incidente avuto dalla figlia della donna, in cui una persona aveva perso la vita.

«Occorre pagare una cauzione per far uscire sua figlia dal carcere», le parole del sedicente avvocato. Da lì a poco a casa dell’anziana pensionata si è prestata questa donna di nome (ovviamente inventato) “Maria”, che in assenza di contanti si è fatta consegnare oro e preziosi.

Scoperta la truffa, all’ottantanovenne pensionata ed alla sua famiglia non è rimasto altro che avvisare i carabinieri denunciando l’accaduto. Immediate l’intervento dei militari dell’Arma così come le indagini, che ora puntano a dare un nome alla truffatrice, che - sicuramente - non ha agito da sola.

Nel frattempo il Comune di Brienno attraverso il profilo social istituzionale a rinnovato l’invito a «prestare la massima attenzione in caso di telefonate in cui viene chiesto di versare (o raccogliere) somme di denaro o riferire dati sensibili». “Di solito tali telefonate tendono a colpire gli anziani” si legge nel post del Comune, in cui viene rimarcato di “informare i propri parenti e conoscenti più anziani di questa tipologia di truffe in corso, allertando immediatamente il 112 o la polizia locale”.

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