Strade, battelli e turisti: la lunga estate sul lago di Como

Tremezzina Da oggi chiuso il cantiere della Variante con tanti dubbi su settembre: mai come quest’anno sono venuti al pettine i vecchi ritardi

Con il cantiere della Variante della Tremezzina chiuso - questa volta per ferie - dal pomeriggio di oggi sino al 26 agosto a Griante ed al 2 settembre a Colonno, l’attenzione è tutta rivolta a tre macro temi che stanno tenendo banco da tempo sul territorio. E tutti e tre fanno riferimento ai trasporti, vera spina nel fianco di un territorio che sta vivendo da Pasqua 2022 in poi un assalto turistico senza eguali.

Trasporti che hanno reso difficile l’estate del lago ed a cascata delle valli adiacenti, nonostante alcune nobili eccezioni come la navetta serale gratuita via terra che, grazie ai bus di Asf, collega dalle 19 a mezzanotte Argegno con Menaggio attraverso sei Comuni grazie all’impegno, anche economico, dei sei Municipi con la regia dell’Associazione Turistica Tremezzina e della Promo Menaggio.

La ripresa

Tutto questo senza dimenticare che sulla ripresa del cantiere della Variante - ne stiamo scrivendo da settimane su queste colonne - restano ancora alcuni nodi da sciogliere, considerato che i ritmi blandi degli ultimi mesi hanno ulteriormente rallentato un iter che a questo punto in nessun modo potrà rispettare la data del 10 aprile 2028, fissata da Anas per il rituale taglio del nastro.

Il primo macro tema riguarda - soprattutto per l’importanza che riveste la data odierna - la riapertura della funivia Pigra-Argegno, chiusa da ben 22 mesi e obiettivamente più volte ad un passo dal baratro, che questa mattina alle 10 in punto riapre, garantendo sotto l’egida dell’Atm tre giorni (venerdì, sabato e domenica) di riapertura tra le 10 e le 18 con corse ogni 15 minuti, garantite anche nei festivi.

A Ferragosto, in ogni caso, ci sarà il primo importante banco di prova per questa geniale intuizione che consente ai turisti (senza tuttavia dimenticare attività più prosaiche dei residenti) di godere di una vista impagabile.

L’altro fronte aperto è quello del trasporto via lago con i mezzi veloci (aliscafi e catamarani) incappato dall’8 luglio in poi in una serie di vicissitudini, in parte pregresse e in parte legate alle due ondate di maltempo del 7 e del 12 luglio, che hanno portato sino alle 14.20 di ieri al fermo di otto mezzi rapidi su otto.

In soccorso di una situazione che il management della NaviComo ha cercato di risolvere in modo pragmatico giorno dopo giorno - il 17 luglio l’aliscafo “Freccia delle Valli” era riuscito a garantire nuovamente i collegamenti, dopo la sostituzione delle due eliche lesionate dall’impatto con tronchi e detriti, per poi rifermarsi il 22 luglio - è arrivato l’aliscafo “Freccia dei Giardini”, giunto a febbraio dal lago Maggiore per dar manforte alla flotta veloce in servizio sul Lario.

Da oggi potrebbe riprendere servizio anche il catamarano “Città di Como”, chiudendo così una parentesi negativa nel clou della stagione turistica, con citazione d’obbligo per l’accordo tra NaviComo e Asf per l’utilizzo gratuito dei mezzi da parte degli abbonati.

Ma non c’è dubbio che questa situazione abbia suscitato molti malumori, sia tra i residenti che utilizzano i mezzi veloci per raggiungere il capoluogo e sia tra gli stessi turisti, spesso stupiti della situazione. Per non parlare degli operatori - dalla perla del Lario in giù - che lamentano difficoltà a soddisfare le esigenze di spostamento della clientela.

L’ultimo - ma non meno importante - macro tema riguarda la Statale Regina, che è tornata a dover fare i conti con code e tempi di percorrenza dilatati. Una situazione già sperimentata in passato e nel caso specifico imputabile al traffico turistico su livelli da record, con agosto che in proiezione pare destinato a superare il mezzo milione di transiti sotto il varco Ocr di Spurano di Ossuccio.

I transiti

Basti dire, a questo riguardo che la Regina ha totalizzato quasi 470 mila transiti nell’arco dei 31 giorni di luglio, il che equivale ad una media di oltre 15 mila passaggi nell’arco delle ventiquattro ore. «Di sicuro - aveva rimarcato su La Provincia il comandante della polizia locale di Tremezzina, Massimo Castelli - se le condizioni meteo lo permetteranno, ci sono tutte le condizioni per avvicinarsi ai 500 mila transiti in questo mese di agosto».

Le contromisure non sono certo mancate. Anche sull’onda delle proteste, sono stati aumentati i controlli per il rispetto dell’ordinanza sui mezzi pesanti sopra gli undici metri. E la Polstrada di Tremezzina (ne riferiamo a fianco) anche ieri ha riportato i primi importanti risultati operativi, costringendo un camion all’inversione ad “u” per evitare che si infilasse nelle strettoie di Colonno, Sala Comacina e Ossuccio.

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