Sull’estradizione di Riella c’è il via libera del Montenegro: dopo quattro mesi e mezzo tornerà in Italia

Gravedona Del rientro in Italia si occuperà l’Interpol. Intanto la Procura vuole processarlo per rapina

Quattro mesi e mezzo dopo, Massimo Riella potrà tornare in Italia.

Il nulla osta all’estradizione è arrivano in queste ore dal Montenegro e ha fatto seguito alla richiesta che era stata fatta dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Milano, il tutto su indicazione della Procura di Como che sta seguendo il fascicolo dell’evaso dell’Altolago.

Riella era stato arrestato per la rapina ai danni di due anziani (all’epoca di 88 e 91 anni) nell’ottobre del 2021, fatto che avvenne in una casa di Consiglio di Rumo. Accuse che tuttavia il quarantottenne aveva sempre contestato ma per cui il pubblico ministero Alessandra Belù ha chiesto il giudizio immediato (la data deve ancora essere fissata).

Nel periodo di detenzione al Bassone proprio per quei fatti, in una occasione Riella – che non aveva ottenuto il via libera per partecipare al funerale della madre – si era arrampicato sul tetto del penitenziario per protesta. Avuto in seguito il permesso per andare al cimitero di Brenzio, sopra Gravedona, per pregare sulla tomba della mamma, aveva invece messo in scena il suo piano aggredendo la scorta della polizia penitenziaria e scappando nei boschi di casa sua, che dunque conosceva molto bene.

L’evasione, che risale a marzo e che fu clamorosa, fece parlare tutta l’Italia. Riella era poi stato ritrovato solo in luglio e in Montenegro, ovvero a 1300 chilometri dai boschi nei quali era riuscito a nascondersi per settimane. Si trovava in una casa nel sud, non lontano dalla capitale Podgorica. Riella era stato arrestato nella casa dell’amico che lo aveva accolto, un montenegrino che già conosceva in precedenza.

All’arresto si arrivò dopo una lunga indagine condotta dal Nucleo investigativo della Polizia penitenziaria e dai carabinieri del nucleo investigativo di Menaggio, che lo avevano già “agganciato” verso la fine di giugno, individuandolo nei Balcani, prima in Montenegro, poi in Serbia, poi di nuovo in Montenegro.

Ora, proprio dal Montenegro, è arrivato il nulla osta all’estradizione che avverrà in questi giorni, verosimilmente per via aerea, con Riella che verrà preso in consegna dall’Interpol. Non ci conosce ancora in carcere che lo accoglierà al rientro in Italia. La decisione verrà presa dall’amministrazione penitenziaria.

Una volta nella Penisola, come detto, il primo atto che il quarantottenne riceverà sarà la notifica per l’ “immediato” chiesto dalla Procura di Como per la rapina ai due anziani di Consiglio di Rumo.

Ad incastrarlo era stato il Dna trovato sul coltello rimasto nell’appartamento delle vittime.

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