Tante case vacanza, anche Carate Urio aumenta la tassa di soggiorno

Il sindaco Paola Pepe spiega il rincaro da due a tre euro per ogni categoria: «I soldi reinvestiti nel settore»

«L’obiettivo è far sì che le risorse introitate attraverso la tassa di soggiorno vengano (re)investite per potenziare l’offerta turistica e non per porre rimedio a situazioni di degrado urbano o problematiche create dagli stessi turisti. Situazioni che vanno a discapito poi dei residenti». Il sindaco Paola Pepe spiega il perché del nuovo aumento - il secondo in due anni - dell’importo della tassa di soggiorno, formalizzato attraverso una delibera di Giunta, uniformata per tutte le categorie ricettive a 3 euro contro gli attuali 2 euro.

E non è un caso che la prima voce sia proprio quella riconducibile alle strutture extra-alberghiere, vale a dire “b&b” e “Case vacanza”. «Ne abbiamo ben 95 abilitate sul nostro territorio comunale a fronte di 1200 abitanti. Se un è un primato a livello provinciale (e non solo), poco ci manca - osserva il primo cittadino - E questo a fronte di due alberghi. Rimarco che nel 2023 avevamo utilizzato parte degli introiti - 40 mila euro - per dare un servizio aggiuntivo anche ai turisti, attraverso - esempio calzante - la navetta serale pensata con Cernobbio, Moltrasio, Laglio e Brienno. Ci siamo accorti però già nel 2023 e ancor più nell’anno in corso che questa impennata del numero delle “Case vacanza” ha portato in dote alcune problematiche, che richiedono personale e costi aggiuntivi. Da qui la decisione di un nuovo ritocco al rialzo della tassa di soggiorno».

Esempio calzante il tema della raccolta dei rifiuti solidi urbani, che già prevede un aumento dei giorni di raccolta, ad esempio per l’umido. Ma non basta. E questo perché, come sottolinea lo stesso sindaco, «nei mesi estivi i cestini pubblici vengono svuotati più volte al giorno in quanto all’interno troviamo di tutto anche interi sacchi della spazzatura senza distinzione di plastica e quant’altro e tutto ciò comporta inevitabilmente costi aggiuntivi».

Il Comune già quest’anno è corso ai ripari, organizzando a luglio un incontro aperto a tutti i gestori di queste strutture, questo anche per far comprendere loro che «i costi di gestione legati al turismo hanno un forte impatto sul bilancio comunale soprattutto nei mesi clou della stagione».

Dentro questo aumento di costi figurano anche i servizi aggiuntivi di polizia locale, finalizzati a contrastare la sosta negli stalli riservati ai residenti. «A questo incontro si sono presentati una decina di gestori di strutture extra-alberghiere, in larga parte “Case Vacanza”, a fronte delle 95 strutture citate poc’anzi. L’incontro era peraltro promosso in videoconferenza - osserva ancora Paola Pepe - Ringrazio chi ha partecipato, mi chiedo però dove fossero tutti gli altri».

La morale? «Con loro abbiamo condiviso regole semplici, ma utili per la serena convivenza tra residenti e turisti, toccando inevitabilmente il tema della raccolta e del conferimento dei rifiuti e così quello delle troppe soste abusive da parte dei turisti. Abbiamo anche rimarcato l’utilità di utilizzare il trasporto pubblico, grazie anche alla nuova linea C25». Infine un appello: «Spero e mi auguro che in futuro il Comune non debba ricorrere a nuove spese aggiuntive per porre rimedio a situazioni che poco hanno a che vedere con il decoro urbano, create dai turisti, per i quali invece vorremmo ulteriormente incentivare il concetto di accoglienza e ospitalità». (Marco Palumbo)

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