Travolto da un’onda in Portogallo: «Era felice di essere davanti all’oceano»

La tragedia Ritrovato il corpo di Roberto Bertaggia, travolto da un’onda mentre passeggiava sul molo. Originario di Veniano, era tornato a vivere dai genitori a Nesso. Strazio della famiglia: «Entusiasta di quel viaggio»

Cordoglio per la morte di Roberto Bertaggia travolto sabato da un’onda anomala mentre si trovava a Porto, in Portogallo. Il cadavere del giovane comasco, 36 anni, è stato rinvenuto dalla polizia marittima portoghese al largo di Vila do Conde. Manca solo il riconoscimento ufficiale, ma secondo le autorità portoghesi il corpo avvistato lunedì pomeriggio da un peschereccio dovrebbe essere proprio quello di Roberto Bertaggia, cresciuto a Veniano, nella Bassa Comasca e che da qualche tempo era tornato a vivere con i genitori a Nesso pur lavorando a Cermenate in una lavanderia.

Nessuna più speranza per i genitori di Roberto, Walter e Vittoria che hanno vissuto giorni di angoscia e trepidazione. Probabilmente una volta effettuato l’esame autoptico e ulteriori accertamenti sul corpo del giovane che non lascino alcun dubbio sull’identità del corpo non saranno i genitori a riportare in Italia la salma del figlio. Dovrebbe essere il fratello Samuele con la moglie a riportare Roberto a casa.

In una tragedia così grande solo un piccolo conforto per il dolore immenso di mamma Vittoria che rivela lo zio Claudio Bertaggia: «Mia cognata ha potuto sentirlo un’ultima volta poco prima che l’onda lo portasse via. Roberto era felice. Le ha detto: mamma sono felice, sono qui davanti all’Oceano. Era quello che volevo. Sono state probabilmente le ultime parole di Roberto, piene di gioia quelle che lei ha sentito. Hanno cercato poco dopo di richiamarlo, ma non ha più risposto».

Tante le manifestazioni di cordoglio. Francesco Tettamanzi, suo compagno di scuola che ne ha condiviso anche l’impegno sportivo nella Cdg fino ai 14 anni, lo ricorda così: «Roberto per noi ragazzi della classe 1988 era semplicemente “Barabba”. Quando uno come lui lascia questo mondo terreno, è come se una parte della propria infanzia se ne vada per sempre. L’unica certezza, in questo momento di sgomento, è che Roberto ha lasciato una traccia così profonda , con la sua vita vissuta in modo non banale, che non potremo mai dimenticarlo. Robi era una di quelle persone che la vita ti mette accanto quando non vuole farti correre il rischio di farti annoiare. Indimenticabile portiere della Cdg Veniano sapeva sempre spronarci a dare tutto in campo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA