Cronaca / Lago e valli
Giovedì 02 Febbraio 2023
Un fenomeno rarissimo: al tramonto il sole rotola giù dalla montagna. E qualcuno arriva dalla Germania per lo spettacolo
Porlezza El sol che ’l va a borla, ovvero il sole va a cadere, ma succede solo nei giorni della “merla” ed è visibile solo da un punto molto specifico. Qui le foto
El sol che ‘l va a borla. Non tutti, a Porlezza, conoscono questo suggestivo effetto che si ripete durante i cosiddetti giorni della merla, gli ultimi di gennaio, quando il freddo intenso, secondo la cultura contadina, si farebbe sentire con l’ultimo colpo di coda.
In fondo a via Garibaldi, affacciati sul lungolago di Porlezza, fra le 16.30 e le 17 si può assistere all’insolito fenomeno del sole che cala rotolando lentamente dal profilo della montagna. La montagna è il monte Cecci ed è in Val d’Intelvi e da quella prospettiva offre uno spettacolo davvero unico.
L’ha immortalato, nei giorni scorsi, Enzo Pasotti, medico di base in pensione: «Il giorno indicato per assistere all’incanto del sole che rotola dalla montagna è il 31 gennaio – dice – Ormai siamo rimasti in pochi a ricordarci, ma l’altro giorno ho trovato accanto a me a fare foto anche una persona incaricata da un villeggiante tedesco che, impossibilitato a presenziare al fenomeno, l’ha pregata di inviargli le foto».
Solo allo sbocco di via Garibaldi è possibile assistervi; basta spostarsi di qualche metri e si vede il sole tramontare normalmente dietro il monte.
La prospettiva, unitamente alla particolare conformazione del crinale fa sì che si generi questo effetto ottico di rara suggestione. «Sembra quasi che la centralissima via del centro storico non finisca lì per caso – commenta ancora Pasotti – Chissà, magari in antichità questo fenomeno aveva più seguito e la via è fata sbucare lì per scelta precisa». Anche la vicesindaco del paese, Enrica Grassi, conosce bene “el sol che ‘l va a borla”: «È un fenomeno che fa parte della tradizione locale, in passato molto più di oggi. Ricordo un anziano amico di mio padre che ogni anno, nei giorni della merla, si presentava puntualmente in fondo a via Garibaldi per godersi lo spettacolo e immortalarlo».
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