Variante, avanti piano con le esplosioni

Colonno Con questa “volata” si sono raggiunti i 600 metri di scavo su 3,5 chilometri previsti. Per l’impianto di betonaggio c’è la bozza di convenzione

Colonno

Buona anche la “seconda” volata che - dato l’attuale fronte della galleria principale “Comacina” - si è attestata al pari della prima (avvenuta venerdì scorso) sui 3 metri di avanzamento, mentre è stata ufficializzata (la conferma è arrivata dal sindaco di Centro Valle Intelvi, Mario Pozzi) la bozza della convenzione per la realizzazione dell’impianto di betonaggio da realizzare vicino al distributore “Agip” di Castiglione d’Intelvi. Bozza che oltre a Centro Valle Intelvi interessa Dizzasco e Anas e che diverrà ufficiale una volta sottoscritta. Ma andiamo con ordine.

Il cantiere

Poco prima delle 11 la galleria principale “Comacina” a Colonno è avanzata di altri 3 metri, portando così il totale dello scavo sin qui effettuato a 600 metri sul totale di 3,5 chilometri. Quello di venerdì al pari di quello di ieri rappresentano due segnali sicuramente importanti, vista l’impasse che caratterizzava il cantiere della variante della Tremezzina, ma non certo sufficienti a garantire il passo che servirebbe a comprimere (dopo i ritardi accumulati in questi tre anni e mezzo di cantiere) i tempi di realizzazione almeno della galleria principale e della galleria di servizio “Comacina”, che collegano Colonno con il confine naturale del torrente “Perlana” a Ossuccio. La terza volata prima dello stop al cantiere per le festività di Pasqua, del 25 aprile e una settimana più tardi del 1° maggio è prevista - secondo quanto si è appreso - tra lunedì e martedì. Resta però ancora aperta la partita (anzitutto economica) tra Anas e Consorzio Sis per il conferimento dei materiali di scavo in uscita da Colonno e Griante, con quelli delle Camogge (Colonno) destinati al momento a Tirano, che non potrà però ricevere all’infinito materiale con idrocarburi naturali.

L’altra importante partita su questo versante della variante si sta giocando a Castiglione d’Intelvi, dove mercoledì si è tenuto un sopralluogo operativo - cui era presente anche Arpa - all’interno dell’ampia area che ospiterà l’impianto di betonaggio. «È già stata redatta una prima bozza di convenzione tra i Comuni di Centro Valle Intelvi, Dizzasco e Anas - rimarca Mario Pozzi, che è anche presidente della Comunità montana Lario-Intelvese -. Nel contempo, Arpa darà corso ad ulteriori verifiche nell’area, che non impattano però con l’iter realizzativo dell’impianto di betonaggio, al servizio della variante della Tremezzina. Il Comune di Dizzasco ha chiesto alcuni distinguo, che ora verranno valutati nel dettaglio. Rimarco però l’importante lavoro svolto anche dalla Comunità montana Lario-Intelvese per arrivare a questo risultato. L’impianto peraltro sorgerà all’inizio di Castiglione, in un’area esterna all’abitato».

I timori

Il sindaco di Dizzasco Aldo Riva spiega che «abbiamo chiesto ad Anas ulteriori specifiche e precise garanzie soprattutto per quel che concerne la tutela delle falde acquifere». Quanto all’impianto in sé Riva spiega che «il passaggio dei mezzi di cantiere dalla strettoia di Dizzasco preoccupa e per questo chiederemo un cronoprogramma dettagliato dei transiti a tempo debito».

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