Variante avanti piano, Griante ferma

Tremezzina Il portale nord continua a essere bloccato, mentre la galleria principale Comacina è stata scavata per circa 400 metri

Al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini - che questa mattina terrà a battesimo l’inaugurazione della sede della Guardia Costiera ricavata all’interno del nuovo edificio che ospita l’Autorità di Bacino del Lario e del Laghi minori - il sindaco di Griante, Pietro Ortelli consegnerà una missiva contenente una richiesta di incontro urgente «in Municipio a Griante (se possibile)» per capire quale sarà il destino dei lavori in corrispondenza del portale nord della variante della Tremezzina alla Ca’ Bianca.

Le richieste

Quella del primo cittadino è una richiesta mirata, che tocca il nodo sensibile del conferimento a lago di una parte considerevole dei materiali di scavo della variante sul modello di quanto posto in essere nel lago dei Quattro Cantoni (in Svizzera) per i lavori del “secondo tubo” autostradale del Gottardo. Pur senza rivelare in anticipo il contenuto della missiva, il sindaco di Griante ha fatto sapere che al ministro Matteo Salvini - «che ben conosce la nostra realtà» - intende chiedere «una risposta in tempi celeri sul tema dei materiali di scavo da depositare poi a lago come avviene in Svizzera in corrispondenza di laghi, come il Ceresio, che confinano con l’Italia».

«Abbiamo la necessità di creare un polo turistico che contempli un porticciolo con alaggio, posti auto e non da ultimo un parcheggio attrezzato per i bus turistici, che permetterebbe di decongestionare l’area di fronte al Lido di Cadenabbia e gran parte della nostra zona a lago - fa notare il primo cittadino -. Ma urgono risposte celeri, perché lo stop ai lavori al portale di Griante dura ormai da diversi mesi e il nostro territorio anche a lago ha bisogno di infrastrutture moderne, con due importanti cantieri nautici che hanno già dato la disponibilità alle manutenzioni del caso».

Caso arsenico

Inevitabilmente la visita a Menaggio del ministro Salvini rappresenterà anche l’occasione per un nuovo punto operativo sui lavori della variante della Tremezzina, dopo il sopralluogo del 5 maggio a Colonno. Proprio il ministro (e vicepremier) aveva indicato fine giugno come il momento propizio per riprendere anche i lavori a Griante, ricordando che lo scavo della galleria di servizio è fermo addirittura da novembre, dopo il “caso arsenico” nel materiale in uscita dal tunnel. Da metà maggio nel frattempo sono ripresi i lavori di scavo a Colonno, con la galleria principale “Comacina” che ha superato i 400 metri, mentre quella di servizio sarebbe sopra i 500 metri. Di sicuro la quota dei 60 camion annunciati da Anas alla ripresa dei lavori - diretti e di ritorno da Tirano - non è stata raggiunta (il dato dovrebbe attestarsi attorno a 30-35 camion giornalieri).

I lavori di scavo sarebbero ripresi - il condizionale è d’obbligo data l’assenza di conferme ufficiali - soprattutto nella galleria principale, mentre in quella di servizio sarebbe in corso un dialogo tra Anas e impresa per valutare nel merito l’alternativa (proposta dal Consorzio Sis) alla “Tbm” ovvero la fresa meccanica a piena sezione che avrebbe dovuto assicurare lo scavo delle gallerie di servizio “Comacina” e “Perlana”. Anche per questo motivo le volate nella galleria di servizio avrebbero una frequenza ridotta rispetto a quelle della galleria principale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA