Variante, domani la resa dei conti. I lavori riprendono o un altro rinvio

Colonno Appuntamento domani mattina in prefettura con il summit tra amministratori e Anas. Tra gli scenari possibili, il più atteso (e auspicato) l’annuncio della ripartenza delle esplosioni

Su un punto domani pomeriggio sindaci e amministratori saranno intransigenti davanti ad Anas nel summit istituzionale convocato a Palazzo di Governo dal prefetto Corrado Conforto Galli e dal presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca per un punto operativo sullo stato di avanzamento dei lavori della variante della Tremezzina.

Qualora il cantiere dovesse finalmente riprendere di buona lena - il riferimento è alle “volate” tramite esplosivo in corrispondenza dei due portali - il territorio non sarà disposto a tollerare nuovi stop o, come da sta accadendo ormai da settembre in poi, lavori con il freno a mano tirato.

In realtà alla vigilia di questo atteso appuntamento - in cui si parlerà anche del ripristino dell’ordinanza Anas inerente il senso unico per i bus turistici e il divieto diurno di transito dei mezzi pesanti tra Colonno e Ossuccio (la data indicata dal territorio è quella del 17 marzo) - gli scenari ancora aperti dopo la determina datata 3 dicembre del Collegio Consultivo Tecnico sono tre.

Il primo - quelli che tutti si augurano (Tavolo della Competitività incluso, che ieri in una nota ha ribadito il grande interesse per le sorti del cantiere della variante della Tremezzina) - è che le questioni anzitutto economiche siano state appianate e che dunque, a fronte dei milioni di euro (tanti) in gioco, le “volate” potranno riprendere ai due portali, anche se è quasi impossibile che l’avanzamento delle gallerie possa (ri)cominciare da aprile, la data inizialmente indicata. Con tutto ciò che ne consegue, in caso di un ulteriore slittamento della ripresa delle “volate” con annessi camion di cantiere in transito dalle strettoie nel cuore della stagione turistica.

Il secondo scenario riguarda una situazione di stand-by, con l’interlocuzione ancora in corso tra Anas e impresa. In questo caso Anas - rappresentata domani in prefettura dalle figure apicali della Struttura Territoriale Lombardia, a cominciare dall’ingegner Nicola Prisco - non potrà che prendere ulteriore tempo e rimandare l’annuncio ufficiale sulla ripresa (o meno) su larga scala dei lavori ad un nuovo incontro istituzionale, sempre tenendo conto della stagione che incombe.

Il terzo scenario, quello che nessuno si augura, è che l’accordo (anzitutto) economico non sia stato trovato e che dunque il cantiere vada progressivamente fermandosi sino a che non sarà valutato il passo successivo. Da inizio anno, i lavori non sono ripartiti con il piglio sperato, tanto che al momento a Colonno si sta lavorando unicamente sull’arco rovescio, dunque sulla parte bassa della galleria principale, nella zona dell’imbocco. Il tutto con un numero ridotto di maestranze.

Sarebbe interessante - quesito che giriamo al Tavolo istituzionale di domani - capire se la consegna definitiva è stata effettuata e dunque se i 5 anni e 2 mesi per terminare la variante della Tremezzina sono in pieno corso oppure se il cronoprogramma ha subito uno stop e dunque la data di fine lavori (inizialmente fissata al 10 aprile 2028, data da tempo depennata) va posticipata di parecchio. Insieme al prefetto, al presidente provinciale e ad Anas al Tavolo di domani siederanno l’assessore regionale Alessandro Fermi ed i sindaci di Colonno, Sala Comacina, Tremezzina, Griante, Menaggio, Centro Valle Intelvi e Grandola ed Uniti.

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