Cronaca / Lago e valli
Mercoledì 06 Novembre 2024
Variante, la fiducia nell’Anas ormai agli sgoccioli
Tremezzina Le reazioni al documento che la società ha inviato al nostro giornale sulla ripresa dei lavori. Bongiasca: «Non ci fermiamo con la mobilitazione»
E’ una fiducia a tempo quella che il territorio ha deciso di concedere ad Anas dopo la nota inviata lunedì in esclusiva al nostro giornale, attraverso la Direzione generale di Roma. Nella nota l’ente proprietario della Regina nonché stazione appaltante della variante della Tremezzina, annuncia che è attesa per dicembre la decisione del Collegio Consultivo Tecnico circa gli extra costi derivanti dal trasporto e soprattutto dal conferimento dei materiali di scavo contenenti arsenico (a Griante) e idrocarburi (a Colonno). «A valle di questo atto - si legge nel passaggio più importante - Anas potrà definire con apposita perizia i maggiori costi e il cronoprogramma delle relative attività, con la ripresa della parte dei lavori interrotti».
Previsioni
Il riferimento è alle volate tramite esplosivo ferme rispettivamente da febbraio a Griante e da inizio agosto a Colonno. «La data di metà gennaio per la ripresa degli scavi ai due portali, si spera senza più interruzioni, è in linea con le nostre previsioni - commenta il presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca - Prova ne sia che al vostro giornale avevo indicato metà gennaio quale termine ultimo per un’eventuale mobilitazione di piazza su larga scala, in assenza di date sul nuovo via libera alle volate tramite esplosivo. Al momento, non abbiamo ricevuto comunicazioni da Anas. Di sicuro le dichiarazioni a “La Provincia” rappresentano un segnale importante dopo mesi di silenzio. Resta l’opzione di una manifestazione di piazza, con tutto il territorio coinvolto, qualora non si concretizzassero le promesse formalizzate da Anas».
«Tra l’altro - prosegue Bongiasca - entro gennaio, dopo i passaggi nei vari Consigli comunali, sarà anche ricostituito ufficialmente il Cisr (Coordinamento istituzionale statale Regina), che cambierà nome in Cio (Comitato Istituzionale Occidentale Lago di Como) e che sarà espressione diretta di ben 48 Comuni. Cio che dovrà eleggere un suo presidente». Venerdì a Menaggio è previsto l’insediamento formale del nuovo Cio.
Mancate risposte
Perplesso da parte sua il sindaco di Griante Pietro Ortelli: «Anche qualora le tempistiche venissero rispettate, si tratterebbe comunque di uno stop di undici mesi delle esplosioni, qui a Griante - osserva - “Mi chiedo come potranno essere, almeno in parte, recuperati e soprattutto se finalmente potremo avere un cronoprogramma aggiornato dei lavori. Di sicuro terremo alta l’attenzione, confidando che il prefetto Corrado Conforto Galli possa fornire al più presto ulteriori delucidazioni».
«“All’interno del Collegio Consultivo Tecnico Anas e impresa andranno d’accordo ovvero avranno una stessa linea, tenendo conto anche dell’attuale guida ministeriale? - si domanda invece Franco Brenna, medico chirurgo odontoiatra, già presidente della Commissione Cultura del Comune di Como - Sembra di assistere ad una guerra tra le parti, che in silenzio porta al disfacimento del territorio. In Francia e in Spagna la gente ha imparato a scendere in piazza o ad occupare le strade. Qui siamo ancora al “vogliamoci bene”. Vedremo cosa accadrà. In caso di nuovi tentennamenti da parte di Anas, un segnale forte dovrà essere dato».
© RIPRODUZIONE RISERVATA