Variante, gallerie avanti adagio. In tre mesi soltanto 150 metri

Colonno I lavori procedono, ma molto a rilento: dei 60 camion con i detriti ne circolano la metà. E anche per il portale di Griante non si vede la ripresa del cantiere: si teme fino a settembre

Variante, avanti adagio. Molto adagio. Da metà marzo a oggi la galleria principale Comacina - 3,5 chilometri di lunghezza, destinata a collegare Colonno con Ossuccio - è avanzata di 150 metri scarsi, arrivando a un totale di quasi 450 metri scavati vicino a quota 450.

Ancora, dei 60 camion che avrebbero dovuto fare la spola tra Colonno e Tirano negli ultimi giorni se ne vedono circolare solo tra i 25 ed i 30 al giorno, la metà. Inoltre, ha rallentato anche lo scavo della galleria di servizio Comacina, che ha superato i 550 metri, solo 100 metri in più rispetto a tre mesi or sono.

Tre flash

Basterebbero queste tre istantanee per capire che quella della variante della Tremezzina non è stata affatto una (ri)partenza lanciata, dopo il clamoroso stop ai lavori di scavo ed a gran parte delle opere del 15 aprile scorso. Stop formalizzato dall’impresa che si è aggiudicata i 412 milioni di euro di quello che per Anas è il cantiere più importante della Lombardia (e non solo).

Ma i rallentamenti non sono soltanto a Colonno: anche se manca la conferma, pare proprio che al portale Nord i lavori di scavo a Griante, fermi da novembre (per la galleria di servizio) e da febbraio (per la galleria di svincolo), non ripartiranno prima di settembre. Questo perché prima occorrerà dar corso ad altre opere, è di fondamentale importanza evitare che l’acqua che penetra dalla roccia del San Martino diventi un problema ancor più serio.

Se a questo aggiungiamo che nel mese di agosto il cantiere si fermerà (anche per evitare intasamenti sulla Regina) ecco che l’attenzione sulla variante andrà tenuta alta, come aveva promesso anche il ministro Matteo Salvini nella sua visita del 4 maggio scorso.

Torniamo, in particolare, sulla situazione dell’avanzamento dei lavori a Colonno, dove la galleria di servizio “Comacina” ha fatto registrare (solo) un più 100 metri da tre mesi a questa parte. Anas al Tavolo di coordinamento aveva confermato un aspetto importante nelle dinamiche del cantiere: cioè che la “Tbm” - la moderna ed efficiente fresa meccanica a piena sezione - non sarà utilizzata né per la galleria di servizio “Comacina” né per la galleria di servizio “Perlana”.

Convocazione

L’impresa, ora, dovrà trovare e presentare ad Anas un’alternativa praticabile non solo per le modalità, ma anche per garantire simili tempistiche di scavo.

Il prefetto Andrea Polichetti ha annunciato la convocazione del Tavolo di coordinamento sulla variante entro metà luglio. In quell’occasione Anas dovrà fornire un cronoprogramma dettagliato dei lavori da qui a fine anno. Sempre dando per scontato che Anas e impresa troveranno l’intesa economica per il materiale contenente arsenico naturale in uscita dal portale nord di Griante.

Infine da Colonno ci è giunta una segnalazione sul fatto che in corrispondenza delle esplosioni tremano le case. Per questo giovi sapere che la situazione è mantenuta sotto controllo: ogni singola vibrazione è monitorata “h24”, con precisi campanelli d’allarme in caso di superamento di determinate soglie. E’ chiaro che più lo scavo avanza più si arriva sotto una parte dell’abitato, amplificando l’effetto della “volata”.

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