Variante, il lento rientro in cantiere: una cinquantina gli operai al lavoro

Colonno-Griante Da ieri mattina il personale ha ripreso le attività nell’ambito dei due portali. Ma bisognerà attendere ancora una ventina di giorni per poter assistere alle prime esplosioni

Colonno-Griante

Passo dopo passo il cantiere della variante della Tremezzina si appresta dunque a tornare sui livelli della prima metà del 2024, quando ancora si parlava di avanzamento delle gallerie attraverso le “volate” tramite esplosivo. Ieri a Colonno si sono visti i primi timidi segnali di ripresa: una cinquantina di operai al lavoro. A pieno regime, almeno in questa fase, le maestranze occupate torneranno ad essere una cinquantina.

Numero destinato a salire quando Consorzio Sis - l’Ati che si è aggiudicata il maxi appalto della variante - e Anas andranno a concordare in via definitiva i costi per il trasporto e soprattutto per il conferimento del materiale contenente idrocarburi e arsenico, in uscita dai portali di Colonno e Griante.

Come già anticipato ieri il portale di Colonno sarà il primo a tenere a battesimo la ripresa delle “volate”, tra una ventina di giornale.

Secondo quanto filtrato ieri inizialmente saranno una trentina di camion che ricominceranno a fare la spola tra Colonno e Tirano, destinazione finale del materiale contenente idrocarburi naturali. Dinamica questa che riguarda da vicino anche la viabilità ordinaria, soprattutto per quel che concerne le quattro strettoie tra Colonno e Isola di Ossuccio, che dunque da metà marzo torneranno da un lato a fare i conti con i camion della variante e dall’altro con i bus turistici diretti in larga parte verso il pontile dei traghetti di Griante-Cadenabbia.

Anche per questo è importante che ora Anas dia degna concretizzazione all’ordinanza che prevede non solo il senso unico (direzione nord) per i bus turistici, ma anche il divieto diurno (tra le 6.30 e le 21) dei mezzi pesanti sopra gli 11 metri. Ordinanza che il comandante della polizia locale di Tremezzina Massimo Castelli ha confermato essere «pronta, almeno sotto il profilo tecnico».

Come concordato giovedì in Prefettura a Como il provvedimento sarà pienamente operativo dal 15 marzo al 15 novembre: il periodo di massima presenza di traffico sulla Regina con l’arrivo dell’ingente flusso turistico.

Non tutto il materiale in uscita da Colonno però potrà essere conferito a Tirano. Per questo sarà interessante capire - anche sotto il profilo viabilistico - la parte di materiale contenente idrocarburi che non potrà essere conferita a Tirano dove verrà stoccata. Il dato oggettivo che emerse dalle indiscrezioni delle ultime ore è che la pesante fase di stallo delle ultime ore sembra alle spalle, anche se non tutti i tasselli sono ancora andati al loro posto.

Al momento la data d’inizio delle volate è fissata indicativamente attorno al 17 marzo, dunque a ordinanza Anas già in essere. Volate che ripartiranno a Colonno, ma non a Griante, dove servirà qualche mese. Ed è al portale nord di Griante - con la questione arsenico - che la variante della Tremezzina si gioca parte del proprio futuro.

Il ministro Matteo Salvini ha garantito che «nonostante i problemi tecnici sotto la montagna, finire questo cantiere è una priorità assoluta».

Di sicuro adesso occorre pigiare in modo deciso sull’acceleratore soprattutto perché le vere criticità si incontreranno quando le gallerie passeranno sotto o in prossimità dei centri abitati.

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