Variante, i tempi per la ripresa dei lavori: a Colonno gli scavi al via tra venti giorni

Tremezzina Oggi il ritorno degli operai nei cantieri, in quello di Griante le esplosioni più avanti. Il sito di Tirano non potrà accogliere tutto il materiale, vanno cercate anche altre destinazioni

I lavori di scavo della variante della Tremezzina ripartiranno a metà marzo dal portale sud di Colonno, mentre a Griante inizialmente proseguiranno i lavori di preparazione dell’imbocco della galleria principale per poi dar corso alle “volate”, ma solo tra qualche mese. E’ quanto ha potuto accertare nelle ultime ore “La Provincia”. Si tratta di un segnale importante, dopo oltre sei mesi di blocco per quel che concerne le “volate” a Colonno. L’ipotesi è quella di un avanzamento pari a 4 metri al giorno, ricordando che sin qui la galleria principale “Comacina” è avanzata nella roccia per circa 600 metri sui 3,5 chilometri di tracciato sino al ponte sul Perlana, che segna il confine naturale tra Ossuccio e Lenno.

La ripresa - datata metà marzo - delle “volate” rappresenta la prima tangibile conseguenza diretta dell’intervento a gamba tesa del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha assicurato non solo il proprio interessamento, dopo il pressing istituzionale dell’assessore regionale Alessandro Fermi e così delle istituzioni (sindaci e presidente della provincia in primis), ma anche la ferma volontà di far proseguire sino a portarli a compimento i lavori di questa infrastruttura lunga 9,8 chilometri, destinata a collegare Colonno con Griante.

La questione era economica, dopo il “no” dell’impresa - il Consorzio Sis - rispetto alle richieste avanzate nei confronti di Anas a valle della determina del Collegio Consultivo Tecnico. Sul tavolo, come anticipato ieri dal nostro giornale, ci sarebbero 100 milioni di euro pronti a colmare il gap che si è creato a seguito della presenza di arsenico (a Griante) e idrocarburi (a Colonno) oltre a una parte delle riserve già individuate dal ribasso a base d’asta. I lavori di scavo ripartiranno però da Colonno con un’incognita legata al fatto che Tirano - ne avevano parlato prima dello stop alle “volate” datato 7 agosto - aveva già fatto sapere di non poter più ricevere tutto il materiale contenente idrocarburi naturali in uscita dal portale sud della variante della Tremezzina. Dunque non tutto il materiale potrà essere conferire all’interno del cantiere della variante di Tirano da metà marzo in poi. Di sicuro nelle prossime due settimane se ne saprà di più, anche perché i camion di cantiere in uscita da Colonno - direzione Tirano - rappresenteranno una variabile importante dentro le dinamiche viabilistiche delle quattro strettoie lungo la Regina che rappresentano uno dei maggiori elementi di criticità.

Risolti (si spera) i problemi economici, ora è importante che si torni a pigiare sull’acceleratore, riprendendo il giusto ritmo di avanzamento delle gallerie principale e servizio denominate “Comacina”. Il che consentirebbe di raggiungere l’imbocco del ponte sul torrente Perlana (che segna il confine naturale tra Ossuccio e Lenno) entro la metà del 2027. Da depennare in via definitiva nel contempo la data di fine lavori, fissata - a corredo della consegna totale dei lavori, datata 22 marzo 2023 - al 10 aprile 2028.

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