Variante, verso il via libera all’impianto di betonaggio

Centro Valle Intelvi: il 12 marzo si terrà la conferenza per l’autorizzazione Accoglierà il materiale di scavo, che sarà poi riutilizzato dentro il portale sud

Il prossimo 12 marzo è previsto un altro passaggio importante all’interno del tribolato iter connesso alla realizzazione della Variante della Tremezzina. Questo perché l’Amministrazione provinciale - attraverso il settore Tutela Ambientale e Pianificazione del Territorio - ha convocato la Conferenza di servizi per il rilascio dell’autorizzazione unica ambientale - nota con l’acronimo di “Aua” - relativa alla realizzazione dell’impianto di betonaggio e recupero dei materiali - in uscita da Colonno - in quel di Castiglione d’Intelvi.

E’ il sindaco di Centro Valle Intelvi - nonché presidente della Comunità montana Lario-Intelvese - Mario Pozzi a ufficializzare la data di convocazione della conferenza di servizio, con alcuni importanti distinguo rispetto al passato. «La Comunità montana Lario-Intelvese tempo addietro aveva espresso parere negativo - rimarca il primo cittadino -. Ora grazie ad un’interlocuzione con tutti i soggetti interessati il parere da negativo è diventato positivo. L’ulteriore documentazione richiesta è stata fornita. Dunque ora buona parte delle criticità sono state risolte, pur in presenza di alcune prescrizioni. Ci sono ora gli ultimi ostacoli da superare, ma ritengo che l’iter finalmente sia giunto a buon punto».

Tre insieme alla Comunità montana Lario-Intelvese i Comuni coinvolti, vale a dire Centro Valle Intelvi, Dizzasco e Cerano d’Intelvi, oltre ad Ats Insubria, Como Acqua, Ufficio d’Ambito di Como, Soprintendenza, Arpa, Regione Lombardia nonché Anas. Perché la centrale di betonaggio è strategica è presto detto. I camion in uscita da Colonno non dovranno più percorrere chilometri e chilometri per il conferimento dei materiali di scavo da riutilizzare dentro il portale sud, ma avranno la possibilità di conferirlo a Castiglione d’Intelvi, di fronte al distributore di carburante e dunque senza entrare nel centro abitato, scartata ormai da tempo l’opzione dell’ex cava Citrini, contro la quale si era costituito un combattivo comitato civico.

«E’ bene rimarcare che a Castiglione non verrà conferito materiale contenente sostanze inquinanti né i camion di cantiere con questa nuova ubicazione dovranno attraversare il centro abitato - sottolinea Mario Pozzi -. Sicuramente il Comune e così la Comunità montana vigileranno su tutti i passaggi che porteranno al rilascio dell’autorizzazione definitiva nonché alle fasi successive della realizzazione dell’impianto».

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