Cronaca / Lago e valli
Mercoledì 28 Luglio 2021
VIENE GIÙ TUTTO
IL LAGO ISOLATO
La Statale Regina chiusa due giorni tra Laglio e Colonno.Nessun ferito, ma milioni di euro di danni. Sono cadute almeno 9 frane. Situazione difficile anche ad Argegno e Sala Comacina: guarda il video
Cento e più millimetri di pioggia caduti nel breve volgere di 12 ore hanno messo in ginocchio un’ampia fascia di Comuni della sponda occidentale del lago, colpendo anche Schignano e, sulla sponda orientale, Nesso e Lezzeno oltre all’Olgiatese.
Lasciando dietro di sé decine e decine di milioni di euro di danni, case evacuate, ponti e strade distrutte, acquedotti lesionati (a Sala Comacina e Moltrasio), auto danneggiate e serissime difficoltà nei collegamenti e ieri nel ritorno a casa dal lavoro.
Dieci anni dopo
Andando a ritroso, gli annali dicono che solo nel 1998 (con la piazza di Argegno finita nel lago) e nel 2011 (l’anno in cui Brienno rimase sotto lo scacco di sette frane) si sono verificati disastri simili.
Il Lario è in ginocchio e dalle 8.30 di ieri mattina lo è la sua arteria principale - la statale Regina - dove sono state censite nove distinte frane tra la strettoia in centro paese a Sala Comacina e l’imbocco della galleria di Cernobbio, con almeno 10 auto in sosta andate distrutte sotto la pioggia di fango e terriccio. Non ci sono stati feriti, nonostante le frane si sia abbattute con la Regina e le provinciali trafficate, data l’ora.
Alle 19 dalla prefettura cittadina - dove il prefetto Andrea Polichetti ha riunito un tavolo per l’emergenza maltempo - è arrivata la conferma che la Regina rimarrà chiusa per almeno 2 giorni - oggi e domani - lasciando percorribili i tratti tra Como e Laglio e tra l’Alto lago e Colonno.
Saranno presidiati anche gli accessi alle due provinciali intelvesi, la 13 (San Fedele) e la 15 (Schignano). In serata, a Dizzasco, dopo la riapertura totale del pomeriggio, è stato ripristinato il senso unico alternato per uno smottamento che ha tranciato anche i cavi dell’acquedotto (in corso le valutazioni con l’Amministrazione provinciale).
A ieri sera era ancora chiusa la Lariana a Blevio e tra Nesso e Lezzeno, dove il conducente di un camion è stato centrato dalla pioggia di fango e detriti, fortunatamente senza conseguenze (per la riapertura si attendeva la posa dei new jersey sulla corsia a lago).
Chiusa anche la vecchia Regina a Laglio. Nel pomeriggio è stata invece riaperta la provinciale che conduce a Schignano, dove tre distinti smottamenti si sono abbattuti sulla sede stradale in località Sant’Anna. Danni sono stati segnalati anche nell’Olgiatese, tra Ronago, Uggiate Trevano e Faloppio.
La mappa di questo autentico disastro parte da Cernobbio (letteralmente devastata al pari di Laglio e Schignano da 12 ore di pioggia) per allungarsi poi in tutti i Comuni sino a Sala Comacina, lungo 20 chilometri di Regina. A Brienno sono state segnalate tre distinte frane sulla statale (una in particolare ha riportato i residenti, ma non solo, all’alluvione del luglio 2011).
E le imprese chiamate sul posto d’intesa con Anas sono riuscite nel pomeriggio ad aprire un corridoio tra Brienno e Sala Comacina - passando per Argegno e Colonno - per consentire il passaggio dei mezzi di soccorso e, non da ultimo, per liberare gli oltre 50 veicoli rimasti imbrigliati tra le frane in mattinata. Complessivamente i vigili del fuoco hanno portato a termine oltre 80 interventi.
Ottanta interventi
Vista la situazione di gravissima emergenza sono stati chiesti rinforzi anche da Milano e Sondrio. Chiesto anche l’intervento della colonna mobile della Protezione civile regionale. La situazione resta difficilissima, anche perché nella giornata odierna sono attese nuove precipitazioni.
Sulla Regina e sulle provinciali - con il personale di Anas e Villa Saporiti - hanno operato ben otto pattuglie (per 18 agenti) della Polstrada, con il Distaccamento di Tremezzina presente al gran completo, i carabinieri delle stazioni di riferimento (Tremezzina, Centro Valle Intelvi, Cernobbio, Pognana, Bellagio), i Vigili del fuoco, le polizie locali, nonché la Protezione civile e le imprese chiamate già dal mattino da Anas e Provincia.
Il primo punto ad alzare bandiera bianca è stato quello in prossimità del cimitero di Colonno insieme al tratto sopra la galleria di Brienno.
Da lì poi è stato un susseguirsi di danni e paura, con una persona anziana e sofferente di cuore salvata da vigili del fuoco e Polstrada a Laglio. Per precauzione si è deciso di chiudere i ponti sul Breggia e la dogana di Maslianico-Pizzamiglio, mentre la società autostrade ha sospeso per oggi e domani i lavori notturni. Ma lo stato d’allerta resta altissimo. La sensazione è che, nonostante i gravissimi danni subiti, non sia ancora finita.
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