Cronaca / Lago e valli
Martedì 06 Giugno 2023
«Voleva la droga, non una collanina». Tentato omicidio per un regalo sbagliato? Lui nega
Tremezzina L’uomo avrebbe aggredito la fidanzata per il dono di compleanno “sbagliato”. Il giudice: resti in carcere
Ci sarebbe un regalo non gradito, una catenina fatta dalla fidanzata per il compleanno al posto di una dose di sostanza stupefacente – versione che tuttavia deve essere ovviamente essere verificata in quanto fornita da una sola parte – alla base della cruenta lite che nei giorni scorsi aveva portato all’arresto e alla pesante accusa di tentato omicidio per l’uomo di 47 anni arrestato dai carabinieri di Tremezzina alle due di notte del 21 maggio.
La difesa, con un atto a firma dell’avvocato Denise Canu, contesta invece fortemente sia la ricostruzione dei fatti sia l’esigenza della misura cautelare in carcere e per questo motivo si è rivolta al Riesame, con la data dell’udienza che deve ancora essere fissata.
Intanto, nelle scorse ore, la fidanzata di Mauro Giudici, l’uomo arrestato è stata sentita dai carabinieri della Compagnia di Menaggio e avrebbe sostanzialmente confermato quanto riferito in un primo momento, ovvero di essere stata aggredita dopo un litigio e di essere stata colpita dal quarantasettenne ma non con l’ascia che era stata trovata nella casa del sospettato e poi posta sotto sequestro in quanto sporca di sangue. Insomma, le botte della notte tra il 20 e il 21 di maggio, quando cioè l’indagato festeggiava il compleanno, sarebbero nate proprio da un regalo non gradito arrivando ai calci e ai pugni con cui la vittima era stata ridotta ad una maschera di sangue.
La donna era stata soccorsa per le strade di Lenno e portata poi al Sant’Anna. L’uomo invece era stato raggiunto dai carabinieri in casa (fu trovato mezzo addormentato) e poi trasportato prima in caserma e poi nel carcere del Bassone. L’accusa, anche dopo l’interrogatorio di convalida, è rimasta sempre quella di tentato omicidio con in più quella di maltrattamenti in famiglia.
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