A Olgiate i reati dei minori sono quasi raddoppiati rispetto all’anno scorso

L’analisi Il Consorzio servizi sociali: «Quest’anno già 17 casi, nel 2023 erano solo una decina». Violenze, spaccio, furti e una rapina. Al liceo Terragni 504 colloqui allo sportello psicologico

Nell’Olgiatese esplode la questione giovanile. In un anno raddoppiati i reati commessi da minori. L’altra sera si è tenuta una riunione con gli amministratori della zona, promossa dal Consorzio servizi sociali dell’Olgiatese, per approfondire il tema e costruire progettualità rivolte ai giovani e a prevenire il disagio.

Necessaria una strategia comune a fronte di una problematica che sta diventando emergenziale. «Ci sono segnali chiari di disagio giovanile evidenziati non solo dal penale minorile, ma anche dalle situazioni che rileviamo attraverso la tutela minori e i servizi che svolgiamo nelle scuole come Consorzio – spiega il direttore Andrea Catelli – I reati commessi da minori nel 2024 sono quasi il doppio del trend degli anni precedenti (9 nel 2021 e nel 2022 e 10 nel 2023). Fino al 2023 abbiamo gestito una decina di casi di penale minorile, quest’anno a novembre siamo a 17 e non è ancora finito l’anno. La maggior parte sono atti di violenza, spaccio o comunque problemi legati agli stupefacenti, qualche furto, la rapina a una prostituta commessa da un maggiorenne e un minorenne».

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Il quadro

Un profondo mal di vivere emerge dall’attività svolta dal Consorzio nelle scuole e, in particolare, dallo sportello di ascolto psicologico all’Istituto superiore Terragni di Olgiate. «Nell’anno scolastico 2023-2024 abbiamo fatto 504 colloqui con lo psicologo richiesti dai minorenni dai quali emerge la difficoltà dei ragazzi a relazionarsi con i compagni e con l’autorità – dichiara Catelli - Pensano di fare fortuna giocando a poker, o con escamotage su Internet. C’è un problema di venir meno di speranza nel futuro, di rapporto con la complessità e di gestione della frustrazione. C’è l’illusione che si possa guadagnare senza fare fatica, è venuta meno l’etica del lavoro. Ci sono ragazzi che si isolano socialmente, non escono da casa, stanno davanti al computer e rischiano poi di diventare frequentatori di pessime compagnie. Analizzando le cause, c’è una oggettiva difficoltà delle famiglie a essere un punto di riferimento per i figli; troppo spesso sono amici dei figli e non danno regole, che invece i ragazzi chiedono».

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Il supporto

Continua ricerca del limite. «Sta tornando anche il tema degli incidenti, che da qualche anno erano in calo – aggiunge Catelli - legati alla ricerca dello sballo, del limite».

«L’Olgiatese si propone di intervenire su sue strade – afferma Catelli – Costruendo una collaborazione con gli svizzeri e con un loro accompagnamento e supervisione per la formazione del nostro personale, mutuare il “Progetto Mentoring di Pro Juventute della Svizzera italiana” che offre ai ragazzi fra i 15 e 25 anni ascolto, incoraggiamento e sostegno in un momento di difficoltà attraverso la figura di un mentore adulto qualificato. Progetto rivolto a ragazzi (segnalati dai servizi e non) che manifestano un mal di vivere, che hanno bisogno di essere ascoltati, consigliati e guidati. L’altra azione è sostenere la nascita sul territorio dell’Olgiatese di una serie di proposte attraverso il protagonismo giovanile e i gruppi giovani dei vari Comuni».

Azioni che saranno inserite nel Piano di zona e sottoposte all’approvazione dei sindaci nella prossima assemblea.

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