Addio a Enrica Battaglia di Lomazzo, 55 anni: «Un grande cuore per i suoi figli»

Il lutto Questa mattina il funerale. Il ricordo del marito:«Si è sempre data da fareper la famiglia»

«Fino all’ultimo ha voluto farmi mille raccomandazioni per i figli, si preoccupava sempre prima degli altri e della nostra famiglia in particolare più che di se stessa; tanto che alcuni conoscenti, che non era a conoscenza della sua malattia, sono rimasti increduli nell’apprendere ciò che è purtroppo accaduto».

Pierluigi Salsa ricorda con affetto, e con grande forza d’animo, la moglie Enrica Battaglia, prematuramente scomparsa all’età di 55 anni, che lascia la figlia Alessia, di 25 anni e il figlio Claudio, di 24 anni (attivo nel locale gruppo giovani, che collabora con il Comune nel promuovere diverse iniziative e attività aggregative). La lomazzese, con al fianco i propri famigliari, aveva condotto una lunga battaglia contro il male che i sanitari avevano individuato durante alcuni controlli, senza mai perdersi d’animo.

«La malattia le era stata diagnostica per la prima volta nel 2015, si era sottoposta a tutte le cure necessarie e il peggio sembrava essere passato – è l’intenso racconto del marito – cinque anni dopo le era stata nuovamente riscontrata la patologia e, senza mai lamentarsi, aveva nuovamente iniziato le cure, compresa anche la chemioterapia».

Dopo essere stata seguita dai medici del Valduce di Como, su suggerimento degli stessi sanitari, la famiglia aveva provato anche a rivolgersi a alcuni ospedali milanesi, per delle cure innovative e sperimentali, che però non avevano dato gli esiti sperati. Di recente era quindi tornata ad essere seguita dal Valduce, ma, con il passare del tempo, le sue condizioni erano apparse essere sempre più difficili e delicate. «Nel giro di una settimana se n’è andata – racconta ancora il marito – ci aveva anche chiesto d’essere nuovamente ricoverata per non darci troppo da fare, mentre invece noi abbiamo tenuto a esserle vicino sino alla fine. Non si è mai lamentata di nulla e in genere parlava della sua malattia quasi soltanto in famiglia o con i parenti più stretti».

Era in particolare impegnata a seguire la figlia, che ha una disabilità, occupandosene sempre da vicino e accompagnandola anche ai centri specializzati, dove svolgeva diverse attiva. «Era sempre molto attenta a tutto, in particolare per i figli – aggiunge infine il marito – e, finché ha potuto, si è sempre data da fare perché in casa andasse tutto bene; era veramente una persona speciale, ci mancherà moltissimo».

I funerali saranno officiati questa mattina, alle 10.30, nella chiesa parrocchiale di San Vito e Modesto; le esequie funebri saranno precedute dal rosario, alle 10.

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