
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Sabato 08 Marzo 2025
Addio a Ramona, 39 anni: «Eri un angelo»
Appiano In tanti per l’ultimo saluto alla donna che abitava a Veniano: «Ti vogliamo bene». Monsignor Villa: «Come accettare una tragedia così in casa nostra? Ci affidiamo a Dio»
Appiano Gentile
La grande chiesa prepositurale di Santo Stefano ieri è riuscita a stento a contenere l’enorme abbraccio, silenzioso e commosso, di tutta la comunità per l’improvvisa scomparsa di Ramona Rinaldi, originaria di Appiano ma residente a Veniano, strappata all’affetto dei suoi cari a soli 39 anni. Il prevosto monsignor Erminio Villa, gli amici, i familiari della giovane donna hanno usato parole forti, messaggi importanti pronunciati dal pulpito. «Un angelo ci ha lasciati improvvisamente» hanno detto i familiari ricordando il sorriso di Ramona, la sua bellezza di essere madre, figlia, cugina, carissima amica. «Resterai per sempre nei nostri cuori. Ti vogliamo bene».
Monsignor Villa allo scoccare delle 15: «Ascoltiamo in silenzio i rintocchi delle campane: Dio non è estraneo alla vita umana, ha subito una morte violenta, ingiusta, vissuta però con amore. Noi siamo quelli che stimiamo la vita, crediamo nella maternità, crediamo nell’amicizia».
La commozione
Lunga l’omelia fatta di parole misurate, profonde, un continuo invito a riflettere, pensare, aiutare, non dimenticare. «Nella mia esperienza di sacerdote ho celebrato parecchi funerali simili, preferisco il silenzio in riparazione alle troppe parole sbagliate dette emotivamente, ma c’è anche la responsabilità d’intercettare le domande: sono positive, significano ricerca».
Monsignor Villa nell’omelia si pone un fiume di quesiti. «Come accettare una tragedia così in casa nostra? Qui si vive bene, ma quello che è successo però non è un bene. Ancora se la vita è un dono di Dio, perché qualcuno ce la toglie? Perché chi amiamo non è più tra noi? La morte è la fine di tutto? Ha senso avere memoria di chi non c’è più? Nel nostro cuore i nostri cari saranno sempre presenti anche più di prima?».
Parla del grande vuoto dopo la morte. «La perdita di una persona cara è un buco nero nelle famiglie, nessuno di noi sa dare spiegazioni e questo porta a dare la colpa a Dio. Come sacerdote capisco, accetto. Ognuno reagisce a modo suo». Allora dove trovare conforto di fronte a una tragedia così grande? Dove trovare la risposta?
Parole di conforto
Ci aiuta ancora una volta monsignor Villa. «Meglio lasciare spazio alla parola di Dio. Scrive San Paolo: niente e nessuno potrà mai separarci dall’amore in Dio Cristo Gesù. Niente e nessuno». Al termine ha invitato i presenti a essere vicini ai familiari di Ramona soprattutto dopo il funerale. «Se oggi certe tragedie sono insopportabili, lo si deve anche all’individualismo». Ammette di aver riflettuto a lungo sul cosa dire. «Penso alle parole giuste da due giorni». Lancia infine un messaggio fortissimo. «Dobbiamo darci una mano per non avere paura della bufera. Una pianta da sola viene travolta, un bosco invece non può essere decimato. Ecco ogni famiglia è nella stessa situazione: ci si sostiene tutti insieme».
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