
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Mercoledì 12 Marzo 2025
Addio a Paolo Corti
L’ultimo saluto
dei suoi schermidori
Rovellasca Era l’allenatore della squadra del paese Aveva 64 anni, la malattia non gli ha lasciato scampo Nel fine settimana, atleti in pedana con il lutto al braccio
Rovellasca
Addio a Paolo Corti, 64 anni, allenatore della società “Scherma Rovellasca”, scomparso a causa di una malattia che non gli ha lasciato scampo; lascia la moglie Giovanna e i figli Alberto e Camilla.
L’associazione sportiva, presente in paese dal 2020, conta un ventina di atleti (26 iscritti, compresi i dirigenti), la maggior parte dei quali con meno di 18 anni. Un’improvvisa scomparsa che ha lasciato sgomenta la società, gli atleti e le loro famiglie, ma anche un po’ tutto il mondo sportivo rovellaschese.
Da circa due anni Corti era l’allenatore della squadra di scherma, una disciplina a cui si era avvicinato sin da giovane, diventando nel corso del tempo anche maestro della federazione nazionale.
Grande disponibilità
Grazie alla sua esperienza e disponibilità era quindi diventato una vero e proprio punto di riferimento per i giovani atleti, che sapevano di trovare in lui un sicuro sostegno. Al di là dei suggerimenti ai giovani che vanno in pedana per poter ottenere sempre migliori risultati sportivi e agonistici, Corti era ogni volta pronto a essere vicino a chi aveva bisogno del suo aiuto.
Nel prossimo fine settimana la squadra rovellaschese, che sarà a Gorle (in provincia di Bergamo), per disputare le gare del Campionato under 14, giocherà con il lutto al braccio.
«In questo modo onoreremo e ricorderemo la memoria di Paolo – è il commosso ricordo della presidente della società, Emma Carmina - che tanto ha fatto e rappresentato per la nostra società; l’obbiettivo è ora di continuare a portare avanti tutte le nostre attività, tenendo sempre viva la sua memoria e seguendo l’esempio che per tutti noi ha rappresentato; siamo vicini ai suoi famigliari».
La collaborazione con l’allenatore è stata molto intensa: «Ci conoscevamo e eravamo amici da sempre – aggiunge ancora la presidente Carmina – un rapporto che si è poi consolidato quando ha iniziato ad allentare in pese, raccogliendo subito la fiducia e la stima da parte di tutti».
Il picchetto d’onore
Molto coinvolgente è stato anche l’ultimo saluto al maestro di scherma: al termine delle esequie funebri (che sono state officiate a Corsico, nella zona del milanese, dove viveva con la famiglia, momento dell’uscita del feretro, sul sagrato della chiesa parrocchiale, gli schermitori della società rovellaschese hanno allestito una sorta di picchetto d’onore, con il fioretto in mano.
«Era una persona veramente squisita – fa sapere infine il sindaco Sergio Zauli – l’ultima volta che ci siamo visti è stato per un momento conviviale natalizio che era stato organizzato nella palestra dove allenava; abbiamo appreso con grande dolore della sua improvvisa scomparsa: a nome di tutta la comunità vorrei esprimere le più sincere condoglianze sia alla società che ai suoi famigliari».
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