
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Venerdì 28 Marzo 2025
Addizionale Irpef, ecco le nuove aliquote
Quest’anno si pagano 50mila euro in più
Faloppio Distribuite su tre scaglioni, garantiranno al Comune un gettito maggiorato del 40% - Minoranza contraria: «Basta aumenti». La replica del sindaco: «Cresce la spesa sociale»
Faloppio
Addizionale comunale Irpef, la legge ha cambiato gli scaglioni e il consiglio comunale, a maggioranza, ha approvato le nuove aliquote. Gli scaglioni sono tre: da 0 a 28mila euro; da 28mila a 50mila euro ed oltre 50mila. Le aliquote: 0.35 sul primo scaglione; sul secondo 0.45; terzo scaglione, 0.55.
La minoranza ha votato contro l’aumento delle aliquote: «Si tratta di poche decine di euro l’anno, venti o trenta– spiega il capogruppo Antonio Endrizzi – Ma è questione di principio: passa l’idea che i ritocchi consistano solo in aumenti, mai un ribasso o un mantenimento. Non è un fatto positivo il ricorso alla sola leva fiscale per far quadrare i conti».
La finanziaria ha tagliato i fondi ai Comuni che da qualche parte dovranno pure reperire risorse. «È il caso di verificare le voci di spesa – sottolinea Endrizzi – in un Comune come Faloppio che ha avanzi di bilancio ed entrate cospicue con i fondi dei frontalieri. È vero che è impegnato con il mutuo sulla scuola, ma non si può dire che sia povero».
E c’è un altro messaggio che, secondo Endrizzi, non deve passare e cioè che Faloppio abbia sbagliato ad uscire dall’Unione dei Comuni e dunque si trova ad aumentare la pressione fiscale. « Non è così – dice il capogruppo – Faloppio sta bene da solo e non risulta che Comuni fusi abbiano abbassato la pressione fiscale».
L’aumento delle aliquote porterà alle casse comunali almeno 50mila euro in più, rispetto ai 120mila incassati l’anno scorso.
«È vero – replica il sindaco, Giuseppe Prestinari – ma noi abbiamo problemi sulla spesa corrente alla quale, per esempio, possiamo dedicare solo il 35% del milione e 300mila euro di fondi frontalieri. E si prospettano i pagamenti degli interessi sul mutuo da acquisire per la scuola, se non dovesse intervenire il ministero. In ogni caso, l’avanzo di amministrazione è destinata agli investimenti». Ma la spesa che più preoccupa il sindaco è quella sociale, arrivata a 300mila euro l’anno, tendenza alla crescita, in un paese da poco meno di cinquemila abitanti.
«Che cosa facciamo? - chiede Prestinari - lasciamo soli anziani e minori,indigenti e persone in difficoltà? A parte gli obblighi di legge, ci sono gli obblighi morali. Ad ogni riunione di Giunta, c’è un nuovo caso a cui provvedere e talvolta in forme improvvise ed impreviste. È ovvio che non posso, né voglio, fare nomi di persone e famiglie. Ma gli interventi temporanei o strutturali sono episodi quotidiani e sono sostenuti con la parte corrente del bilancio».
Un dipendente comunale ogni 450 abitanti: «Undici dipendenti, che lavorano sodo e con dedizione. Sono pochi, non c’è niente da tagliare, qui- aggiunge il sindaco – Ed io capisco pure i cittadini che si lamentano per l’insufficiente manutenzione del patrimonio pubblico, ma le risorse a disposizione sono quelle che sono e non riusciamo a fare di più».
Per tutti questi motivi, ai cittadini è stato chiesto “un aiutino”.
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