Beccato a rubare le elemosine: arrestato dagli agenti, ha scelto di patteggiare

Uggiate Trevano L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di martedì. Si serviva di un metro retrattile con un adesivo per pescare le offerte

Beccato con le mani nel sacco dagli agenti della polizia locale Terre di Frontiera che lo curavano da tempo. O, per meglio dire, colto in flagranza mentre pescava di soppiatto in una delle quattro cassette delle offerte e delle elemosine nella chiesa parrocchiale dei santi Pietro e Paolo, in centro al paese, alla una del pomeriggio dell’altro giorno, nell’ora in cui nessuno stava pregando o accendendo candele.

E chiunque l’abbia visto entrare, avrà pensato ad un fedele in tempo d’Avvento. In effetti, la chiesa è frequentata alla spicciolata anche quando non ci sono funzioni comunitarie: vicina a negozi e bar, di fronte al Municipio, è luogo animato.

La polizia locale

Non la pensavano così gli agenti: ad agosto, settembre e novembre avevano ricevuto la segnalazione di cassette svuotate in chiesa per anonime responsabilità e avevano messo in atto il dispositivo di allerta, mettendo in conto eventuali repliche furtive a portata di mano, in ore desertificate. Martedì, poco prima delle tredici, sul diplay del Comando poco lontano da Piazza della chiesa, s’è accesa la spia rossa per un’auto sospetta sul sagrato e gli agenti l’hanno individuata come la stessa già presente in prossimità di altri colpi.

Forse è la volta buona che lo becchiamo, hanno pensato. Infatti, senza perdere un minuto, si sono appostati fuori, sono entrati, hanno percorso le navate con passo felpato e hanno blindato un individuo, pover’uomo in apparenza che sembrava dover tirare avanti con la beneficenza destinata ai poveri.

Il suo nome: Sergio Puorro, residente a Cantù, precedenti specifici di reati contro il patrimonio. Aveva messo in atto un sistema ingegnoso: non manometteva la cassetta, ma “pescava” i soldi introducendo nella fessura un metro retrattile con adesivo incorporato.

Un lavoro di fino, niente scasso e se ne sarebbe accorto poi il sacrestano, quando non avrebbe trovato i frutti della storica e perdurante generosità degli uggiatesi, legati alla Chiesa e alla parrocchia.

Le cassette vengono svuotate regolarmente, proprio per evitare tentazioni da parte di malintenzionati, ma l’altro ieri c’era qualcosa di buono da raggranellare in modo arbitrario.

Aveva prelevato 75 euro

Circondato dagli agenti, l’uomo s’è arreso subito, ha consegnato i 75 euro appena prelevati tra banconote e monete ed è stato condotto al Comando per gli accertamenti del caso.

Neanche una parola da lui che ha trascorso il resto del giorno e la notte in cella di sicurezza e ieri mattina è stato portato in tribunale per il processo per direttissima. Difeso d’ufficio dall’avvocato Paolo Arrigoni, convalidato l’arresto, ha patteggiato otto mesi e 20 giorni di reclusione, con obbligo di firma due volte la settimana.

Ma adesso sa che non è aria per lui nel territorio presidiato dalla polizia locale Terre di Frontiera.

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