Biblioteca allagata. Più di duemila libri
sono da buttare

Uggiate con Ronago Situazione critica.L’acqua è entrata nei garage fino a 85 centimetri. «Ho perso tutti i ricordi di mio marito e mia madre»

Oltre duemila libri della Sezione ragazzi della biblioteca comunale di Uggiate sono da mandare al macero: è uno dei danni più gravi provocati dall’alluvione di domenica. «Da via Garibaldi, acqua e fango sono filtrati dalla porta tagliafuoco, sono saliti a poco a poco facendo alzare perfino le ceste di libri, oltre al tappeto ed hanno inzuppato volumi fino al secondo – terzo ripiano», spiega la direttrice Alessandra Tettamanti che proprio venerdì aveva catalogato più di 500 libri appena pervenuti. Sta staccando ad una ad una tutte le etichette con i codici a barre, aspetta le ceste per raccogliere i libri e risponde ai tanti che si offrono per dare una mano. «Dovremo portarli al piano strada, salire le scale: faremo una catena» e ringrazia gli uggiatesi per la concreta solidarietà.

Ma nello stesso edificio di via Garibaldi, diversi privati hanno subìto danni. L’acqua è entrata nei sotterranei, si è alzata fino a 85 centimetri, ha sommerso una quindicina di automobili e di moto, ha infradiciato tutto ciò che c’era nelle cantine. «C’è da buttar via tutto – dice una signora – in cantina, avevo tutti i ricordi di mio marito e di mia madre» e altri otto condòmini sono nelle stesse condizioni, mentre una potente idrovora butta fuori acqua ed operai spazzano via il fango con getti d’acqua. Probabilmente, le pompe si sono fermate, domenica, per un black out elettrico.

Il bilancio

Un altro punto critico, il Panificio 2000, all’angolo tra via Garibaldi e via Cocquio. Ieri mattina, era già tornato alla normalità, ma per tutta domenica e tutta la notte su ieri, i titolari hanno lavorato per pulire e riordinare i locali e rimettere in funzione i macchinari in tilt. «L’acqua saliva e saliva, arrivava dalla strada, chiusa troppo tardi – raccontano – le auto continuavano a passare e buttavano dentro acqua che veniva anche da sotto. Abbiamo passato ore a respingerla, eravamo inzuppati, un ragazzo qua di fronte ci ha portato vestiti asciutti, gli avventori ci hanno dato una mano». Dicono che hanno continuato a chiamare, ma solo a mezzogiorno sono arrivati i vigili del fuoco, hanno liberato un tombino, l’acqua è defluita e nel pomeriggio, volontari e Protezione Civile hanno ripulito la strada dal fango.

Le forze in campo

«Una molteplicità di interventi, domenica, tanti fronti aperti, tutta la Val Mulini sott’acqua e abbiamo dato priorità ai rischi per le persone», afferma il sindaco, Ermes Tettamanti che anche ieri con il vicesindaco Marco Grecchi ha effettuato numerosi sopralluoghi. Domenica mattina era a Fossoli, per la commemorazione delle vittime naziste di 80 anni fa e tra queste, l’uggiatese Marco Cocquio. Alle 9.01, è arrivato l’allarme – alluvione; alle 9.08, era già in moto la “macchina” degli interventi, coordinata da Matteo Gobbi, vicecommissario della Polizia Locale e capo della Protezione Civile di Uggiate con Ronago, in contatto con Prefettura e vigili del fuoco, oltre che i propri uomini, rafforzati dalla Protezione Civile di Olgiate Comasco. Gobbi era a Fossoli, con la delegazione uggiatese, ma ha diretto il dispositivo come da una sala operativa sul posto. Alle 13.30 erano già in campo ad Uggiate con Ronago.

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