Bizzarone, scoperti cento chili di “droga dei poveri”

Il caso La polizia cantonale ha fermato un’automobile che cercava di passare dal valico di Brusata

Ingente sequestro di droga a due passi dal confine ed in particolare dal valico di Brusata di Novazzano, omologo di quello di Bizzarone. Secondo quanto si è appreso (la notizia è stata riportata dalla Rsi) la polizia cantonale con l’ausilio degli agenti dell’Ufficio federale della Dogana e della Sicurezza dei Confini ha sequestrato oltre 100 chili della cosiddetta “droga dei poveri”, che deriva dalla khat, una pianta coltivata nell’Africa orientale e in Europa considerata sostanza stupefacente.

Nel dettaglio, la droga è stata intercettata a bordo di un “Opel Mokka” da poco transitata dal valico di Brusata - dunque in ingresso dall’Italia -, che alla vista delle ex guardie di confine ha tirato dritto, cercando così di eludere il posto di blocco.

Il veicolo è stato poi abbandonato a Genestrerio, oggi quartiere di Mendrisio. Di lì a poco, la polizia ha fermato due cittadini israeliani e con loro altri due connazionali che nel frattempo avevano raggiunto Mendrisio in taxi. La droga, secondo quanto ricostruito, era nascosta in cinque valigie. Tutti e quattro sono ora indagati per infrazione alla legge federale sugli stupefacenti. La Rsi ha fatto notare che solo qualche giorno fa a Verbania erano stati sequestrati altri quaranta chili di khat. Ancora una volta il Comasco si conferma come porta d’ingresso verso il Ticino per il traffico di stupefacenti.

Solo qualche giorno fa, a Vacallo-Pizzamiglio (valico omologo di Maslianico), era stato intercettato e sequestrato un chilo di cocaina, in ingresso in Ticino.

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