Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Domenica 02 Febbraio 2025
Bulgarograsso: «Tenete a casa i bimbi
A scuola c’è il picco dell’influenza»
L’invito del sindaco e dell’assessore per evitare il diffondersi del contagio
Picco influenzale, invito del sindaco a non mandare a scuola i bambini quando mostrano segni di malessere. Raccomandazione contenuta nella comunicazione inviata ai genitori della scuola dell’infanzia comunale, firmata dal primo cittadino Fabio Chindamo e concordata con l’assessore all’istruzione Erika Mandaglio, a seguito delle classi decimate dall’influenza. Su un’ottantina di iscritti, assente una trentina: in ognuna delle quattro classi presente poco più della metà dei bimbi (circa 13), gli altri malati.
«La scorsa settimana abbiamo fatto girare una circolare per invitare i genitori a tenere a casa i bambini che presentano sintomi influenzali per evitare il proliferarsi di virus stagionali, che sembrano essere particolarmente aggressivi nei bambini in tenera età – spiega l’assessore Mandaglio – Quello che per un bambino è un semplice raffreddore, per bimbi con patologie o difese immunitarie basse può diventare un problema. Non ci sono stati casi in questo senso, ma era giusto farlo presente. Il consiglio è stato seguito.
«La sensibilizzazione su questa forma di prevenzione è stata apprezzata e c’è stato subito un riscontro – conferma Mandaglio - C’erano meno bambini con sintomi a scuola, il picco è stato raggiunto e in settimana rientreranno. Non essendoci più la misurazione della febbre all’ingresso come in epoca Covid, l’unica difesa dai malanni di stagione è il buonsenso; fare semplici controlli e in presenza di sintomi (tosse, mal di gola, febbre) tenere a casa il bambino per evitare che diventi vettore di contagio. Questo comportamento protegge la salute dell’intera comunità scolastica».
Raccomandazione che vale anche in altri contesti. «La prima attenzione che possiamo adottare verso gli altri è frequentare gli ambienti di comunità quando si sta bene – dichiara il sindaco - La raccomandazione di buonsenso che mi sento di fare a chiunque, dal bambino all’anziano, in questo periodo di picco influenzale è di limitare la partecipazione a contesti collettivi (andare al bar, a fare sport, a messa, a eventi e occasioni per stare con gli altri). E’ un segno di precauzione e sensibilità verso gli altri. Per alcune situazioni è inevitabile frequentare gli altri perché anche a livello lavorativo e scolastico capisco che i genitori abbiano la necessità di lasciare i figli a scuola, d’altra parte questo può pregiudicare le condizioni di salute dei figli stessi».
Quarantena “fai da te”. «Una delle regole intelligenti applicate durante la pandemia era di poter disporre di chiusure precauzionali, figlie della saggezza del passato per limitare il contagio. Bisognerebbe trovare un patto di corresponsabilità scuole - famiglie rispetto al tema del contagio - conclude Chindamo - Come amministrazione comunale abbiamo fatto la nostra parte, prevedendo una riduzione della retta quando il bambino è a casa malato e non usufruisce di servizi; alle famiglie chiediamo l’attenzione nel mandare i figli a scuola solo quando le condizioni di salute lo consentono, altrimenti è una catena senza fine».
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