Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Domenica 23 Ottobre 2022
Cadorago, il Comune spegne l’acqua calda negli edifici pubblici, ma ci saranno deroghe per gli alunni in difficoltà
Caro energia L’amministrazione punta al risparmio energetico: ordinanza per gli edifici pubblici. Le specifiche esigenze presenti nella primaria saranno concordate con la dirigenza scolastica
Il Comune vuole fare sul serio riguardo al risparmio energetici: vietato in paese l’utilizzo dell’acqua calda in tutti gli edifici pubblici, pur con diverse eccezioni.
Da ieri, sino al 7 aprile dell’anno prossimo è stata consentita l’accensione degli impianti di riscaldamento negli uffici pubblici, rispettando però una serie di precisi parametri, mirati a cercare di evitare concretamente ogni possibile spreco energetico.
L’ordinanza
In sostanza, nei giorni scorsi il sindaco Paolo Clerici ha firmato un’ordinanza, stabilendo che «in tutti gli edifici pubblici è vietato l’uso dell’acqua calda nei servizi igienici, con spegnimento della caldaia se dedicata, o chiusura se inserita nel riscaldamento». Sono esclusi da tale provvedimento gli asili, gli spogliatoi e i servizi delle palestre e dei campi sportivi comunali.
Sono poi state previste anche delle deroghe per quelle che sono le «specifiche esigenze di igiene personale per gli alunni della scuola primaria, da concordare direttamente con la dirigenza scolastica». Esigenze che riguardano, ad esempio, gli alunni portatori di handicap o che hanno comunque necessità particolari.
Nell’ordinanza si prevede nel contempo che «la temperatura massima ammessa è di 19 gradi, in tutti gli uffici pubblici,sale civiche, scuole primarie e secondarie di primo grado fatte salve le tolleranze di legge».
Nell’ordinanza è pure prevista l’attivazione «del monitoraggio delle temperature da remoto dovunque ritenuto necessario a cura dell’ufficio tecnico. Per ogni edificio scolastico, sala o immobile, ciascun utilizzatore dovrà comunicare al Comune il nominativo di un responsabile, che si farà garante del rispetto dei limiti e vincoli stabiliti».
Di conseguenza «il gestore degli impianti termici provvederà a programmare le temperature settimanali e a posizionare in modo rigido(con ceralacca o altri sistemi) le valvole termostatiche (ove presenti) sugli elementi radianti onde evitare manomissioni».
No alle stufe elettriche
Da segnalare che negli edifici e uffici pubblici, scuole comprese, e gli «altri spazi utilizzati da parte delle associazioni è obbligatorio controllare lo spegnimento delle luci nei locali non utilizzati e ridurre il consumo energetico, limitandolo ai soli casi necessari, anche per quel che riguarda le palestre e campi sportivi».
Il Comune ha nel contempo vietato l’accensione di «stufette elettriche o altri sistemi che consumano energia elettrica in tutte le strutture pubbliche». Infine è stato stabilito il divieto di alzare il pallone di protezione del campo sportivo di piazza Don Casnati a Cadorago. La polizia locale e l’ufficio tecnico della municipalità sono stati incaricati di verificare e monitorare il rispetto dell’ordinanza in questione.
L’obiettivo dichiarato è «ridurre i consumi termici e ottenere un risparmio energetico immediato, disciplinando il periodo di accensione degli impianti di riscaldamento stabilito e le temperature massime consentite all’interno degli edifici comunali».
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