Cervo finisce contro un’auto: «È stato come una bomba»

Oltrona San Mamette Scontro alle sette del mattinosulla Lomazzo Bizzarone: «È sbucato all’improvvisoper fortuna andavo piano»

«Come una bomba»: è la sintesi dell’incidente subìto da Giovanna Bordoli, commercialista che alle sette del mattino stava percorrendo la Lomazzo – Bizzarone in direzione nord.

Un cervo di grosse dimensioni è uscito dal bosco, s’è scontrato con l’autovettura di grossa cilindrata guidata dalla professionista, è rimbalzato sul cofano, ha infranto il vetro anteriore sul lato della conducente, ha rotto lo specchietto sul quale ha lasciato un po’ di pelo ed è tornato di corsa nel bosco.

I carabinieri constateranno, nel sopralluogo successivo, che non sono rimaste tracce di sangue.

«Me lo sono vista sbucare all’improvviso, mentre procedevo sì e no a 40 km l’ora – è il racconto – ho notato le corna e poi il grande ungulato cozzare contro auto e vetro. Fosse stato un veicolo di piccola cilindrata, l’avrebbe travolto, buttandolo fuori strada, in quel momento affollata di frontalieri diretti al confine. Alcuni si sono fermati e sono testimoni della dinamica dell’incidente». Sgomento e batticuore sono stati condivisi, in attesa del carro attrezzi che ha prelevato la vettura malconcia.

Era ancora buio, a quell’ora, lungo la provinciale che scorre tra i boschi: si sono creati disagi per il traffico, ma non è questo il problema.

«Il problema è la prevenzione dei pericoli rappresentati dagli animali selvatici che escono dal loro habitat naturale – sottolinea Giovanna Bordoli – escono in modo inaspettato, sono velocissimi e non c’è tempo di reazione per chi incrociano lungo il loro percorso. Rimane solo lo choc e io sono ancora spaventata, a due giorni dall’incidente». Non ha riportato ferite o lesioni fisiche, ma è tuttora provata dal punto di vista emotivo, oltre ai guai per l’auto in uso da un mese. Resterà in officina e ne utilizzerà una sostitutiva.

Dopo i cinghiali, i cervi responsabili di investimenti, da queste parti. O nel contempo? «Bisogna fare qualcosa – conclude – È questione di sicurezza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA