Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Sabato 26 Ottobre 2024
Chiudono libreria ed erboristeria, così Olgiate si sta spegnendo
L’allarme Continuano ad abbassarsi le serrande. Il sindaco: «Sempre un peccato quando cessa un’attività, soprattutto quelle legate alla cultura»
Il centro si svuota, altre chiusure entro fine anno. Di contro, spostamenti di attività e nuove aperture per cercare di contrastare la crisi globale dei negozi di vicinato penalizzati dalla sempre più aggressiva concorrenza dell’e-commerce e dei centri commerciali.
La situazione
A fine novembre chiuderà dopo 17 anni l’Erboristeria Lillà in via Vittorio Emanuele e a fine anno L’angolo del libro in via Volta dopo vent’anni di attività. Si aggiungeranno ad altre recenti chiusure: La Pasta in piazza Volta, il Panificio Casarico in via Milano, il bar in via San Gerardo, il negozio di prodotti campani in viale Trieste, il vivaio in via Bizzarone, il ristorante La Dolce Vita in via Marconi, il negozio di salumi in via Roma, la pasticceria La Dolce Sicilia in piazza Italia. Al suo posto, il 30 ottobre sarà inaugurata la pasticceria “Ai 24 Cannoli”, della società che già gestisce la “Caffetteria Il Sogno” a Vedano Olona. Sono stati da poco aperti in via Roma un negozio di coiffeur, in via San Gerardo un centro studi, un centro estetico e un negozio di prodotti per il fitness, mentre si è spostato in via Boscone il negozio Bubu’ Settete Party. Si vocifera dell’apertura di un Burger King in zona Brico.
«E’ sempre un peccato quando chiude un’attività e tanto più quando in una comunità abbassa le serrande una libreria, soprattutto in un momento storico come questo in cui ci vorrebbero tutti poco acculturati e senza un pensiero critico proprio – dichiara il sindaco Simone Moretti - Sarebbe bello se qualcuno anche della nostra comunità valutasse di dare continuità alla libreria».
Crisi globale. «Il commercio viaggia sempre più su altri canali. In tutti gli ottomila Comuni d’Italia i negozi di vicinato stanno soffrendo; dall’epoca del Covid c’è stato un notevole incremento degli acquisti online. Dal 2012 ad oggi, da dati di Confcommercio, hanno chiuso 111mila negozi e attività ambulanti in Italia – afferma Moretti - Dati impressionanti; le azioni che i Comuni possono mettere in campo, come le nostre, purtroppo non sono sufficienti».
«Segnali di speranza»
Spiccato turnover. «Olgiate è una cittadina dove, a fronte di chiusure, ci sono anche nuove aperture e trasferimenti di attività – aggiunge Moretti – In via San Gerardo, ma non solo, abbiamo vari negozi sfitti. Per incentivare riaperture abbiamo un regolamento per la promozione economica che prevede detassazioni per i primi tre anni a favore di chi riattiva negozi sfitti da almeno sei mesi. Misura che abbiamo rifinanziato, ma l’anno scorso abbiamo ricevuto una sola domanda. Confcommercio promuove corsi gratuiti per agevolare la riapertura di bar e attività di ristorazione. Si usino gli strumenti che ci sono. E’ un momento in cui il commercio va ripensato, anche con nuove strategie di marketing e servizi, tipo inserire punti di ritiro Amazon nei propri negozi».
Ripensamenti anche sulla abolizione dei parcheggi a pagamento. Non li esclude il sindaco: «La scelta di due anni fa di eliminare i parcometri, seguendo le indicazioni del questionario del Distretto del commercio, non ha portato benefici perché una rotazione del parcheggio aiuta anche le attività. Se c’è un ripensamento da fare, facciamolo insieme».
«Manca una vera politica del commercio». Così Daniela Cammarata, consigliere di minoranza (Gruppo Misto) da sempre attenta al settore: «E’ vero che ci sono anche nuove aperture, ma tante chiusure. Aprono attività che resistono poco e chiudono alcune storiche come la libreria e l’erboristeria e il centro un po’ si svuota. Altri avevano già lasciato e rimpiazzarli con attività di una certa qualità e stabilità non è facile. Ci sono Comuni che stanno impedendo in alcune vie nuove aperture in difesa di attività storiche, si potrebbe pensare di provare a farlo anche a Olgiate. Sarebbe utile un piano del commercio; lo chiediamo da 15 anni. Nulla c’è nel Pgt, né nel Dup. I supermercati, che pure danno lavoro, sono sorti senza inquadrarli in una generale pianificazione. Bisognerebbe sedersi al tavolo con le associazioni di categoria e dire cosa vogliamo e come farlo».
Cammarata aggiunge: «Olgiate oggi è poco attrattivo; per esserlo di più occorre concentrarsi anche su decoro urbano, pulizia, agevolazioni sulla Tari, sistemazione di piazza Italia, parcheggi e avere spirito d’iniziativa commerciale».
Donatella Silvia, capogruppo della minoranza “Alternativa per Olgiate”: «C’è un assoluto silenzio dell’amministrazione comunale, né più e né meno dell’assordante silenzio intorno alla problematica del centro, di piazza Italia. Non ci sembra siano stati adottati provvedimenti significativi per incentivare a rimanere a Olgiate, non vedo però neanche propositività da parte di imprenditori e commercianti. Un paese che si spopola di negozi di vicinato è un danno per la sicurezza e ricettività di un Comune».
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