Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Giovedì 01 Agosto 2024
Cittadinanze facili, l’inchiesta si allarga: perquisiti altri tre Comuni
Uggiate con Ronago La squadra mobile acquisisce documenti a Rodero, Blevio e Cucciago
Numeri anomali di procedure di cittadinanza, da parte di brasiliani con avi italiani: non solo nel Comune di Uggiate Trevano (oggi Uggiate con Ronago). Gli agenti della squadra mobile della Questura di Como hanno effettuato tre perquisizioni in altrettanti altri Comuni comaschi: a Rodero, a Blevio e a Cucciago. Nella prima anagrafe l’acquisizione di documentazione è stata dettata soprattutto dal fatto che da alcuni mesi qui lavorava Isabella Barelli, ovvero la responsabile dell’anagrafe di Uggiate finita ai domiciliari martedì con l’accusa di falso in atto pubblico e falso ideologico. Le altre due, invece, sono spuntate nel corso di alcune intercettazioni nelle chiacchierate tra la stessa barelli e Cinthia Roberta Goncalves, l’intermediaria che organizzava i viaggi in provincia di Como di suoi connazionali per ottenere la cittadinanza italiana.
L’inchiesta
Dagli atti dell’indagine, avviata su segnalazione degli agenti della polizia locale Terre di frontiera e poi proseguita con le intercettazioni e gli approfondimenti degli uomini della squadra mobile della polizia, dietro al giro di accuse di falso vi è una società di diritto brasiliana specializzata proprio in pratiche per consentire a persone nate nel Paese carioca, ma con radici e avi in Italia, di ottenere la doppia cittadinanza e, dunque, anche il passaporto italiano.
In realtà è emerso che le intermediatrici specializzate in questo tipo di attività sarebbero più d’una. Nel caso di specie, la donna coinvolta, Goncalves, aveva una società che sui social si pubblicizzava così: “Realizziamo il tuo sogno di cittadinanza italiana”. Il tutto dietro ovviamente al pagamento di una tariffa ben precisa: 3500 euro (dei quali 600 in anticipo) per analisi della documentazione, disbrigo incombenze per ottenere la documentazione di ospitalità in Italia - conditio sine qua non ottenere l’iscrizione all’anagrafe è impossibile - servizio di trasferimento da e per l’aeroporto, assistenza presso i Comuni. Fuori dal contratto restano le spese di viaggio dal Brasile nonché permanenze superiori al mese in Italia. Nel corso dell’indagine gli investigatori - coordinati dal pubblico ministero Antonia Pavan - hanno cercato di intercettare eventuali pagamenti ricevuti anche dalla responsabile dell’anagrafe di Uggiate, ma senza trovare nulla.
Le altre amministrazioni
Ora, come detto, gli accertamenti si allargano. Perché non ci sono soltanto i 171 cittadini brasiliani diventati italiani in soli due anni in quel di Uggiate, ma pratiche analoghe si sono avute anche presso altre anagrafi.
E così martedì, nell’ambito dell’esecuzione delle misure cautelare (Isabella Barelli ai domiciliari, Cinthia Goncalves in carcere), i poliziotti hanno bussato anche ad altri tre palazzi comunali: quello di Rodero, dove l’addetta all’anagrafe finita sotto inchiesta si era trasferita da non molto, quello di Blevio e di Cucciago. In questi ultimi due casi gli accertamenti si sono resi necessari sulla base di quanto emerso nel corso delle intercettazioni telefoniche a cui è stata sottoposta la mediatrice brasiliana.
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