Colpo da professionisti al bar Uruk
I ladri svuotano tutte le slot machine

Uggiate con Ronago Bottino da diecimila euro, a cui vanno aggiunti i Gratta e vinci spariti - Usata la fiamma ossidrica per aprire le cassette. «In 121 anni mai successo una cosa così»

Uggiate con Ronago

Alle undici di ieri mattina c’era ancora puzza di bruciato nella sala giochi dello storico bar – trattoria Uruk di via Garibaldi a Uggiate e sarebbe bastato per dire che, nella notte, sono entrati i ladri ed hanno fatto man bassa delle slot machines.

Ne hanno scassinate sette, aprendole con la fiamma ossidrica, hanno tolto le cassette dei soldi, le hanno portate nell’antibagno, le hanno aperte ed hanno arraffato il bottino.

Non solo soldi, ma anche i biglietti del “Gratta e Vinci” appesi sopra il bancone: in tutto, i danni e il maltolto ammonterebbero a 10mila euro, ma l’inventario è in corso e tra i dispiaceri di Antonella Vinci, titolare della gestione, ci sono anche la sporcizia e il disordine residuati. Lei è maniaca della pulizia, non sopporta di vedere le impronte fangose e i segnacci della fiamma ossidrica sul pavimento appena rifatto.

Corre ai fornelli, tra le pentole fumanti di cose buone imbandite ogni giorno: «Siamo stati qui a lavorare fino a mezzanotte e tre quarti. Al mattino, sorbendo il primo caffè, abbiamo notato la sparizione dei Gratta e Vinci. E abbiamo capito che c’era altro», racconta agli avventori che le esprimono solidarietà. In 121 anni, a memoria d’uomo, non è mai successo nulla del genere nello stabile fino all’anno scorso di proprietà del “Circolo familiare vinicolo”, ceduto alla Cooperativa “Nuova Umanità” per non passare i beni al Centro Nazionale delle Cooperative e lasciarli agli uggiatesi.

E tra i primi ad accorrere, il presidente del Circolo, Raffaele Donadini, con i consiglieri e Consuelo Caimi, presidente di Nuova Umanità.

Un avventore dice la sua: «Per statuto del Circolo, qui bisognava tenere una buona condotta» e invece sono entrati ladri selettivi, nel bar – trattoria dedicato al soprannome degli uggiatesi. Sono entrati dal retro, hanno trovato il passaggio tra i rustici sfondando la porta, hanno smontato le luci, hanno attraversato il locale ristorante, si sono impadroniti dei biglietti dell’alea, ma hanno trascurato la cassa e disdegnato anche un borsellino con qualche spicciolo e carte personali. L’hanno aperto, come hanno aperto gli armadietti con oggetti di uso comune, ma si capisce che non facevano per loro.

«Eravamo a casa, due piani sopra, svegli fino alle due e mezza. Ma non abbiamo sentito niente», aggiunge Antonella Vinci e cerca di ricostruire volti ed atteggiamenti che avrebbero potuto insospettire lei o i familiari.

E quando? «Domenica scorsa – rammenta – era il giorno della grande fiera di San Giuseppe, tanta gente è andata, venuta e s’è fermata da noi, gente nota e gente mai vista. Chi può dire se tra loro c’erano malfattori in perlustrazione, chi può dire se, invece, ci stavano curando da tempo?».

Sono intervenuti i carabinieri di Faloppio per il sopralluogo e gli accertamenti del caso. «Hanno agito professionisti delle slot machines», riferisce Antonella, mentre apparecchia con cura le tavole, neanche un piegolino è ammesso.

«Rendo pubblico questo fattaccio - esclama - per dire a tutti: state attenti, tenete gli occhi aperti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA