Crolla il controsoffitto dell’abitazione con il tetto danneggiato dalla grandine. Famiglia di Turate sfollata: «Siamo disperati»

Il caso Il cedimento causato dalle infiltrazioni d’acqua dal tetto, già danneggiato dalla grandine: «Non sappiamo più cosa fare». Il sindaco: «Altre case inagibili, problemi per circa 30 persone»

«Siamo disperati, vi sono diversi appartamenti inagibili, non sappiamo cosa fare», racconta Tina Preiato, comproprietaria con la figlia Giulia Giacalone, di uno degli appartamenti della palazzina di proprietà privata di via Mazzini, in questi giorni è stata dichiarata in parte inagibile a causa di infiltrazioni d’acqua dal tetto.

«Ho ospitato mia figlia, che ha una bambina di 4 anni e mezzo e mio nipote, Michele Preiato, che abita in un altro appartamento - prosegue Tina Preiato – risolti i problemi più immediati adesso vorremo sapere che cosa succederà, sia riguardo alle riparazioni da disporre che all’agibilità».

L’incidente

Da una prima ricostruzione dell’accaduto in uno degli appartamenti era improvvisamente crollato parte del controsoffitto, un incidente fortunatamente avvenuto quando la famiglia che vi risiede era fuori casa, per partecipare a un battesimo.

Sul posto sono poi intervenuti i vigili del fuoco, che hanno appunto disposto, in via precauzionale, l’evacuazione di alcune famiglie, prevedendo anche i necessari interventi di messa in sicurezza dello stabile. Sono arrivati anche gli amministratori comunali per valutare la situazione.

Il tetto della palazzina, come quello della maggior parte delle abitazioni del paese, era stato danneggiato quest’estate dalle grandinate. In attesa di individuare delle imprese specializzate per effettuare delle riparazioni, visto che diverse aziende stavano ormai chiudendo per ferie, sarebbe stata utilizzata una guaina di catrame sulla soletta come soluzione tampone (anche perché pare vi fossero dei problemi tecnici nel posare i teli di protezione). Vi sono però state ugualmente delle infiltrazioni nel solaio, con sino a circa 30 centimetri d’acqua che gli inquilini, la maggior parte dei quali proprietari degli appartamenti stessi, hanno invano cercato di togliere.

«Dopo la tempesta dello scorso 24 luglio, avevamo subito aperto alle scuole elementari, un centro d’accoglienza in grado di ospitare sino a 64 persone – spiega in sindaco Alberto Oleari – un’attività che abbiamo organizzato in collaborazione con la protezione civile provinciale e quella di Rovello, in collaborazione anche con i vicini Comuni di Rovello Porro e di Rovellasca, una struttura che di fatto non è mai stata utilizzata».

La situazione

La pioggia degli ultimi giorni ha finito però per causare nuovi problemi per i tetti delle case dove le sistemazioni non si sono ancora concluse.

«Nello scorso settimana, da venerdì in poi, a a causa del maltempo abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di case nelle quali vi erano infiltrazioni d’acqua piovana o altri disagi simili, con anche l’intervento dei vigili del fuoco – prosegue il primo cittadino- i problemi hanno una dozzina di nuclei familiari e quindi una trentina di persone. Alcuni hanno trovato una soluzione provvisoria tra i propri parenti e amici, per garantire una sistemazione a tutti abbiamo trovato un appartamento, con l’aiuto della parrocchia e utilizzato anche una roulotte; al momento nessuno è rimasto insomma senza un posto dove stare, sulla base delle necessità valuteremo il da farsi e se predisporre nel caso anche un nuovo centro d’accoglienza».

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