Danni per migliaia di euro alla Gabel: lucernario distrutto, tutto allagato

Rovellasca Colpiti il reparto produttivo, magazzini e uffici. Pannelli fotovoltaici a pezzi. Il presidente: «Grazie ai dipendenti che stanno aiutando. Pronti a ripartire appena possibile»

Sono state pesantissime le conseguenze della violenta grandinata anche per l’intero stabilimento produttivo di Gabel Group, la storica industria manifatturiera tessile rovllaschese.

La maxi grandinata ha mandato in frantumi tutti i lucernari, causando consistenti danni a tutto lo stabilimento, progettato nella metà degli anni ’70 dall’architetto Vittorio Gregotti (dove lavorano circa 120 dipendenti), dai reparti della linea produttiva, alla stamperia, dagli estesi magazzini, agli uffici fino alle parti di collegamento aziendali.

Pulizia

I pannelli fotovoltaici, che erano proprio in questi giorni in corso di installazione su tutta la superficie del tetto dell’edificio, sono stati sbriciolati. «Il temporale ci ha duramente colpito – fa sapere Michele Moltrasio, presidente e amministratore delegato del gruppo - sono stati infatti ingentissimi i danni al reparto produttivo e al magazzino e uffici del quartiere generale a Rovellasca. I nostri collaboratori ci hanno dimostrato grande solidarietà. Già nella mattinata di martedì erano tutti impegnati a pulire e a sistemare il possibile per poter tornare a lavorare nel più breve tempo possibile».

L’obiettivo

L’obiettivo è insomma quello di far ripartire il prima possibile le attività dell’azienda: messi in atto alcuni adeguamenti già nelle prossime ore dovrebbero poter riaprire gli uffici. «Siamo pronti a rimboccarci le maniche per sistemare i danni più visibili - aggiunge ancora Michele Moltrasio - cercando in particolare di mettere in sicurezza e garantire continuità alla produzione, ma soprattutto integrità dei posti di lavoro e del benessere dei nostri dipendenti. Siamo fiduciosi che le istituzioni aiuteranno le numerose realtà produttive del territorio fortemente colpite come la nostra». Ad esprimere vicinanza all’azienda è intanto il sindaco Sergio Zauli: «Oltre a essere vicini all’azienda Gabel e ai suoi dipendenti, siamo in contatto con la Regione, che ha avviato le pratiche per la richiesta relativa allo stato di calamità - spiega il primo cittadino - nelle prospettiva di poter mettere a disposizione dei concreti aiuti».

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