Oltrona, delitto dopo la sbronza: «Processate l’amico di Manuel»

L’omicidio La Procura chiede il rinvio a giudizio per l’appianese De Bonis . Gli vengono contestate anche due rapine avvenute prima dell’assassinio

Non una sola richiesta di rinvio a giudizio, bensì due, una di fila all’altra. La prima per l’omicidio di Manuel Millefanti, che era un suo amico e con cui trascorreva spesso del tempo (compreso la notte del delitto, avvenuto il 22 gennaio di quest’anno).

La seconda per due rapine avvenute tra il 15 e il 21 gennaio, ovvero nella settimana immediatamente precedente al fatto di sangue, in cui tra l’altro l’indagato si era procurato il coltello utilizzato per il colpo «al ventricolo sinistro del cuore» di Millefanti che «ne aveva cagionato la morte».

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Due atti distinti

È quanto ha deciso in queste ore la Procura di Como, con un doppio atto firmato del pubblico ministero Antonio Nalesso, che porterà davanti a un giudice Luca De Bonis, 34 anni di Appiano Gentile, che si trova al Bassone dalla serata successiva all’omicidio, arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Como.

Il pm non ha dunque accolto quelle che erano state le richieste dell’avvocato della difesa Fabrizio Natalizi, che aveva invocato la derubricazione dell’ipotesi di reato ipotizzando una difesa da parte di De Bonis, e nemmeno l’istanza che chiedeva di valutare una perizia sull’eventuale vizio parziale o totale di mente dell’arrestato che aveva assunto farmaci che gli erano stati prescritti ma che aveva anche consumato, quella sera, grossi quantitativi di alcol incompatibili con quel medicinale. La Procura ha anche individuato la parte lesa nei parenti della vittima, che saranno rappresentati in aula dall’avvocato Annalisa Abate.

Non si conosce ancora la data dell’udienza che dovrà essere fissata dal giudice. L’arma utilizzata per la coltellata mortale era un coltello marca “Redstone” lungo complessivamente 20 centimetri, con 9 centimetri e mezzo di lama. Luca De Bonis, 34 anni, è accusato di aver ucciso l’amico Manuel Millefanti (43 anni) al termine di una serata di alcol ed eccessi che avevano trascorso insieme nella casa di Millefanti ad Oltrona San Mamette. Fatto di sangue che risale alla prime ore della mattina del 22 gennaio.

Il coltello

Dopo il fendente si era allontanato dalla casa, tanto che la vittima aveva fatto in tempo a chiamare la madre, che abitava accanto alla sua casa, per chiederle aiuto dicendo di essere stato accoltellato. L’intervento dei medici non era però riuscito a scongiurare l’esito funesto di quella nottata.

La richiesta di rinvio a giudizio è stata seguita da una seconda per fatti che precedettero il delitto e che al momento proseguono separati. Si tratta della rapina a una donna che viveva in una tenda nel bosco tra Oltrona San Mamette e Appiano Gentile e che era stata tirata fuori con la forza strappandole il coltello che aveva brandito per difendersi. Con lo stesso coltello, sempre De Bonis – secondo l’accusa – aveva rapinato un automobilista di una cifra tra i 35 e i 40 euro. Coltello che era poi lo stesso utilizzato anche per l’omicidio.

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